Piombino, i nerazzurri soffrono di «pareggite»

E stavolta Miano non si accontenta: «Solo vincendo il derby questo punto avrà valore...»

Sebastiano Miano, il tecnico del Piombino

Sebastiano Miano, il tecnico del Piombino

Piombino, 19 ottobre 2016 – Adesso è certo. Il Piombino soffre di pareggite. In sei giornate i nerazzurri hanno ottenuto cinque «X» e una sconfitta e neppure a Gambassi sono riusciti a ottenere la prima gioia della stagione. Anche stavolta, tra l’altro, l’Atletico non solo è passato in vantaggio, ma ha anche avuto diverse occasioni per chiudere i conti e segnare il gol del 2-0. Invece è successo quello che accade dall’inizio dell’anno. Con giocatori e allenatori che sono usciti dal campo tristi e rammaricati. Domenica, infatti, anche il tecnico Sebastiano Miano ha perso la pazienza e si è lasciato andare alla delusione. «Sì certo – ha detto –, un pareggio fuori casa non è mai da buttare via. Però...». E con questo «però», l’ex Zanetti della Maremma è come se avesse rinnegato tutto il discorso fatto precedentemente. «Però non è possibile che ancora non abbiamo vinto». Il calcio, d’altra parte è proprio questo. Si può giocare bene, si possono fare schemi e tattiche all’infinito, si possono fare un sacco di discorsi. Ma se poi non la butti dentro (o ancora peggio, non riesci a conservare il vantaggio) si rimane attaccati al paletto. Come attaccato al paletto è adesso il Piombino che dopo un mese e mezzo dall’inizio della stagione, si ritrova invischiato fino al collo nella lotta per non retrocedere. Per carità, era chiaro a tutti fin da inizio campionato che l’obiettivo di questa squadra fosse la salvezza. E infatti nessuno chiede chissà quale sforzo. Ma almeno una vittoria ogni tanto, quello sì. Anche perché oltre all’Atletico sono rimaste solo due le squadre con il numero zero nella casella delle partite vinte e il tempo per rimettere in sesto la stagione potrebbe essere scaduto. «Volevamo vincere – continua Miano – perché conosco le potenzialità di questo gruppo e so che i ragazzi ci tenevano. Eravamo riusciti a passare in vantaggio dopo pochi minuti dall’inizio del match e nella ripresa abbiamo risposto alla grande agli assalti dei padroni di casa. Ma non siamo riusciti a resistere fino alla fine e al settantesimo siamo stati punti». Eppure, anche stavolta, Miano le ha provate tutte, inserendo nel finale di gara anche quattro punte e cercando di mettere più pressione possibile agli avversari. «La partita l’abbiamo fatta noi. Il loro portiere ha compiuto almeno due parate decisive e i miei ragazzi hanno colpito pure una traversa, perciò siamo stati sfortunati. Abbiamo sofferto solo una decina di minuti, a cavallo del gol dell’1-1. Ci siamo abbassati un po’ troppo, lasciando al Gambassi la gestione del risultato. Avremmo dovuto avere un po’ più di coraggio e schierarci in campo con una mentalità diversa. Certo, il pareggio fuori casa non è mai un risultato da buttare via, ma questo non può essere un alibi». Domenica al Magona ci sarà il derby con il Cecina e di fronte si troveranno due squadre in difficoltà. Perciò quella sarà una partita che varrà molto di più dei semplici 3 punti. «Lì capiremo se il pareggio di Gambassi è stato positivo o no. Se dovessimo vincere contro il Cecina, allora il punto di domenica scorsa avrebbe tutto un altro significato. In ogni caso, comunque, dobbiamo ancora lavorare molto perché commettiamo sempre troppi errori, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento».