Livorno, 21 febbraio 2014 - Tutto lascia presagire che quello di domenica a Livorno sarà un mezzogiorno (e mezzo) di fuoco. Alle 12,30 infatti si gioca Livorno-Verona al ‘Picchi’: una partita delicatissima sia per il cammino degli amaranto verso la salvezza, sia per l’ordine pubblico.
Vediamo tutto nel dettaglio

L’ASSETTO TATTICO - Il grave infortunio che terrà Luci a lungo lontano dal campo di gioco obbliga l’allenatore Di Carlo a reinventare il centrocampo.
Nella particella disputata in famiglia oggi pomeriggio allo stadio, Emerson è stato provato nel ruolo di regista basso. Il tecnico potrebbe utilizzare l’esperto brasiliano con Duncan e Greco, posizionando sugli esterni Mbaye a destra e Mesbah a sinistra. Ciò escluderebbe quindi Biagianti almeno dallo schieramento iniziale: il centrocampista fiorentino partirebbe dalla panchina.

Nella partitella in famiglia Di Carlo ha testato la difesa a tre con Coda, Rinaudo e Castellini. In avanti Paulinho ed Emeghara, con quest'ultimo rimpiazzato da Belfodil. Ancora indisponibile Siligardi, benché in via di recupero.

Ricordiamo che domenica contro l’Hellas Verona di Mandorlini mancheranno gli squalificati Ceccherini e Benassi, convocati con Bardi per lo stage dell'Under 21 lunedì 24 e martedì 25 febbraio a Roma.

L’ORDINE PUBBLICO - Contro l'Hellas Verona "domenica non sarà una partita come le altre: il risultato, la classifica, gli schemi, saranno di contorno a una giornata che va ben oltre lo sport. L'appuntamento è per le 9 sotto la curva nord dello stadio Picchi”.

E' l'appello alla città rivolto dagli ultras livornesi per fronteggiare gli ultrà veronesi. Le due tifoserie sono divise da rivalità politica, prima ancora che sportiva: quella toscana di estrema sinistra e quella veneta legata all'estrema destra.

E che la battaglia sia soprattutto politica lo dimostra l'immagine scelta a corredo del volantino diffuso via Facebook dai tifosi amaranto: un uomo armato di mazza ne insegue un altro in fuga stilizzato a mo' di svastica.

''Non possiamo restare indifferenti - scrivono gli ultras livornesi - di fronte agli insulti sulle centinaia di migranti morti a Lampedusa, sull'apologia del fascismo e migliaia di altri episodi di razzismo'’.

Infine, avvertono: ''Non possiamo in nessun modo permettere loro di girare indisturbati per Livorno, né tanto meno sfilare in maschera''. Il riferimento finale è alle scaramucce tra veronesi e livornesi che da giorni corrono sul web: i veneti avrebbero invitato i rivali a Viareggio per andare insieme al Carnevale, ma a tutti è sembrato soprattutto un appuntamento per cercare lo scontro.

In Toscana sono attesi almeno 800 sostenitori gialloblù che saranno scortati da un imponente servizio d'ordine per evitare che le due tifoserie entrino in contatto tra loro sia allo stadio, nei dintorni e durante il tragitto dei pullman veneti in entrata e uscita dalla città.