Livorno, 7 gennaio 2014 - Un'altra giornata senza acquisti per il Livorno in questa sessione di calciomercato.

Nulla di fatto per il passaggio di Schiattarella allo Spezia, almeno per il momento. Al giocatore è stata fatta un'offerta molto importante, ma dipenderà dal Livorno se accettare, visto che la società amaranto vuole 500mila euro per il suo cartellino, non meno.

In ogni caso, il presidente Spinelli ha confermato la linea del 'prima vendere e poi acquistare'. In lista, come già noto, ci sono Belingheri, Gemiti, Emeghara, Decarli (che andrà all'Avellino). 

Nicola ha chiesto un esterno sinistro. De Ceglie rimarrà alla Juve (a meno che non passi al Sassuolo), Motta verrà valutato ma non ora.

C'è l'ipotesi Avelar del Cagliari. Davanti tornano in auge i nomi di Acquafresca o Calaiò.

Ma l'ipotesi choc è quella dell'ucraino Milevsky. Il giocatore fu contattato già in estate dal Livorno: ci fu un incontro a Genova fra lui, il suo agente e Spinelli, poi la pista venne lasciata cadere. Attualmente Milevsky è fermo, dopo un'esperienza al Gaziantespor. Suggestione? Traccia percorribile? In teoria sì, in pratica chissà.

E' un po' come l'operazione Botta (che non verrà al Livorno ma andrà forse al Toro) percorsa all'inverso. Vale a dire: l'Inter non ha posto per l'extracomunitario Botta, così lo tessera il Livorno e a gennaio lo cede ai nerazzurri che a quel punto possono prenderlo in quanto arriva da un club italiano. Per Milevsky è la stessa cosa: il Livorno non ha posto in quanto extracomunitario, l'Inter lo prende svincolato e a quel punto, da club italiano a club italiano, lo gira al Livorno.

Per ora sono soltanto chiacchiere di 'radiomercato'. Certo è che il Livorno deve muoversi (e bene) per rinforzare una squadra che in questo momento è ultima in classifica con il Catania. E sabato al 'Picchi' arriverà il Parma.

paolo biagioni