Livorno, 30 ottobre 2013 - ''Gli allenatori non devono parlare degli arbitri. Quello che non sopporto è questa cultura finta: a me non interessa parlare dell'arbitro, ma che tutti si attengano a quello che ci dicono di fare. A me dà fastidio essere preso in giro, passare per fesso perché io ai miei giocatori inculco dei valori''.

C'è molta amarezza nelle parole di Davide Nicola alla fine di Livorno-Torino, per tre punti che sono svaniti sul finale dopo un calcio di rigore mal digerito dagli amaranto.

''A me non interessa lamentarmi - ha proseguito l'allenatore - io non utilizzo i giornali per lamentarmi e non lo farò nemmeno ora. Dieci minuti in cui siamo stati contratti e gli altri sono stati bravi, abbiamo aggiustato qualcosa e dopo ho visto un Livorno che non ho visto forse nemmeno lo scorso anno. Mi tengo il punto, ma i miei ragazzi sul campo oggi hanno dimostrato di meritare 12 punti''.

''A parte il rigore, abbiamo avuto una conduzione generale della gara non favorevole. Un arbitraggio non felice per noi'', così il direttore sportivo del Livorno Stefano Capozzucca nel dopogara. ''Livorno è un'entità piccola, arriva da un momento difficile a Verona abbiamo subito torti, ma li abbiamo accettati. Oggi il Livorno ha fatto una grande gara e stava portando in porto questi tre punti che erano la vita. Vedere vanificati gli sforzi così lascia molta amarezza. Valeri arbitro che stimo: lui mi ha riferito che era sicuro al 100% della volontarieta' del fallo di Rinaudo, ma secondo me è discutibile. Siamo una squadra piccola che però merita rispetto: il Torino veniva da una settimana di lamentele - ha concluso Capozzucca - la mia presenza qui è per il grande rammarico che c'è nello spogliatoio. Ora abbiamo un'altra partita delicata tra tre giorni''.