SASSUOLO-LIVORNO 1-4

di ALESSANDRO ANTICO

Reggio Emilia, 1 settembre 2013 – Per il Livorno questa seconda sfida di campionato era già una prova-verità. E l'ha superata ben al di là delle aspettative, con un pokerino costruito con saggezza e cinismo. Il Sassuolo è considerato avversario alla pari nella lotta-salvezza: per gli amaranto era vietato fallire al 'Mapei Stadium' dopo la sconfitta all'esordio in casa con la Roma, che stasera nell'anticipo ha fatto comunque un regalo non da poco schiacciando per 3-0 l'Hellas Verona.

Tutto è andato per il meglio: 1-4, un eurogol di Greco, una doppietta di Emeghara, un centro di Paulinho contro una diretta concorrente. Cosa si sarebbe potuto chiedere di più? 

Anciamo con ordine. Nicola contro il Sassuolo propone il consueto 3-5-2. I nuovi arrivati Biagianti ed Emeghara vengono schierati fin dall'inizio. In attacco c'è anche Paulinho. Sulle fasce ci sono Schiattarella e Gemiti, a centrocampo Luci e Greco (Duncan parte dalla panchina), in difesa Valentini, Emerson e Ceccherini.

Parte con grande energia il Sassuolo, come del resto era nelle previsioni. Dopo 6 minuti, brivido per Bardi che controlla male il pallone. Un minuto più tardi il Livorno imbastisce un bel contropiede con Paulinho che però non riesce ad aprire bene per Emeghara e così il Sassuolo si salva.

Ritmo veloce per i padroni di casa, più compassato quello del Livorno. Il primo quarto d'ora è effervescente: la superiorità territoriale dei neroverdi è evidente ma le fa eco la reattività degli amaranto nelle chiusure, non senza qualche rischio. Ci può stare.

La sensazione è che l'accoppiata Paulinho-Emeghara là davanti possa far male se sfruttata in velocità. L'ex Siena è un innesto prezioso: fa salire la squadra e costringe la difesa emiliana a rincorrerlo dappertutto. Ma veri tiri in porta non ne arrivano.

Si ricorre quindi ai calci piazzati. Alla mezz'ora Paulinho ha una ghiotta opportunità su calcio di punizione guadagnato in seguito a un atterramento di Greco da parte di Chisbah al limite dell'area: il brasiliano però spara alto sopra la traversa. Poi è il Sassuolo a rendersi pericoloso con Laribi che cerca di anticipare Bardi vigile nell'uscita.

Emeghara è una mina vagante, ha una velocità spaventosa e fa impazzire Chisbah che lo stende dopo un tunnel, ma l'arbitro Mazzoleni lascia correre. Ed è sempre Emeghara a far vedere di che pasta è fatto al 42', quando sfiora il palo di Rosati su un'imbeccata favolosa di Greco.

Il gol è comunque nell'aria, perché al 43' il Livorno gonfia la rete: è Greco a piazzare a insaccare una punizione dal limite calciata alla perfezione di sinistro. Il tiro è un fendente che scavalca la barriera e va a insaccarsi alle spalle dell'estremo difensore emiliano. E' il primo gol amaranto della gestione Nicola in Serie A: il ghiaccio è rotto, il morale si impenna, l'adrenalina è a mille.

E l'inizio del secondo tempo ricalca la conclusione del primo: il Livorno gestisce l'iniziativa, fa valere il suo maggior tasso tecnico a centrocampo: Greco detta il ritmo in avanti, Luci a sostegno, poi Biagianti ancora leggermente 'da registrare' nell'intesa con i compagni, ma preziosissimo per l'esperienza.

Dopo 10 minuti c'è una sfuriata del Sassuolo, che con Zaza si rende pericoloso in seguito a una clamorosa disattenzione della difesa amaranto che sta a guardare. Emerson, in particolare, sbaglia due volte sull'attaccante emiliano che manca il pareggio in due occasioni consecutive.

Il Livorno a tratti va in sofferenza: non è facile gestire il vantaggio fuori casa contro una squadra che lotta e lotterà per lo stesso obiettivo finale e lo fa con la bava alla bocca.
E al 66' il Sassuolo infatti pareggia, naturalmente con Zaza. Il suo colpo di testa da dentro l'area su cross di Laribi brucia tutti i difensori che non contrastano, non saltano e lasciano alla punta neroverde la libertà di staccare e buttare dentro.

Gli amaranto però non ci stanno. Nicola sbraita come un forsennato e la squadra reagisce, punta nell'orgoglio.
Al 69' il killer lo fa Emeghara, che trafigge Rosati siglando da autentico pirata dell'area di rigore il suo primo gol con la maglia amaranto. L'azione è travolgente: il contropiede del Livorno è turbo, Emeghara è più veloce della luce e fa un gol incredibile: scavalca Terranova, appoggia in mezzo all'area qualcosa di simile a un cross sul quale Rosati commette una papera colossale che vale il nuovo vantaggio labronico.

Fortuna? Può darsi. Ma vale il detto che la dea bendata premia gli audaci. E così è. Il Livorno c'è, è propositivo, è gasatissimo. E alla mezz'ora c'è gioia anche per Paulinho, che fa tutto da solo, si beve la difesa del Sassuolo, va via palla al piede e deposita nella rete il pallone del 3 a 1. Sirene straniere per lui? Lo vuole il Totthenam? Spinelli smentisce: “Resta con noi, non si muove”..

Nicola aveva già protetto le sue linee togliendo Gemiti e inserendo Coda, altro elemento nuovo e d'esperienza. Assetto immutato, ma 'peso' in campo indubbiamente superiore rispetto a un Sassuolo che a un quarto d'ora dalla fine mette in bilancio la sola testata di Zaza e pochissimo altro.

Negli ultimi minuti c'è ancora gloria per Emeghara, che mette dentro un rigore assegnato per un atterramento clamoroso di capitan Luci da parte di un disperato Rosati. Per 'Eme' è una grande doppietta e l'inizio _ si spera _ di una strepitosa stagione. Per il Livorno è un 4 a 1 che dà ossigeno, ottimismo, slancio, carica. Tutto quello che volete. Ci sono ancora poche ore di calciomercato per completare i ranghi (arriverà un esterno?), poi si preparerà la sfida contro il Catania in programma al 'Picchi' dopo la sosta.

Bene così: il carattere c'è, è il Livorno che conosciamo. E' il Livorno dal quale Nicola, finalmente, può partire.

Ales[email protected]            twitter  @AnticoLaNazione