L’ira di Spinelli si abbatte su Panucci: «Non accetto certi errori»

Livorno, duro attacco del presidente a Radio Anch’io Sport: "Sbagliate la gestione della gara e le sostituzioni, troppi uomini fuori ruolo" / RIVEDI IL NOSTRO SPECIALE SU LIVORNO-AVELLINO 1-1

Il presidente Aldo Spinelli ieri in tribuna (Foto Novi)

CALCIO LIVORNO AVELLINO

Livorno, 12 ottobre 2015 - È furioso il presidente Aldo Spinelli, che non ha digerito il pareggio contro l’Avellino e che ha mandato accuse, nemmeno troppo velate, all’allenatore Christian Panucci, la cui panchina sembra già a rischio. Ai microfoni di «Radio Anch’io Sport» su RadioUno, il presidente del Livorno ammette infatti di non aver digerito la gestione della gara di ieri con l’Avellino, conclusasi con un 1-1 casalingo che non ha certo soddisfatto il pubblico toscano. “Ieri sono andato via arrabbiatissimo e lo sono ancora adesso - spiega Spinelli -: non si può non sfruttare la superiorità numerica. Squadra e allenatore sono giovani, ma io non sono abituato a certe situazioni e quando è possibile voglio vincere”. A Panucci non le manda certo a dire: “Non si possono cambiare tre uomini tutti assieme negli ultimi 7’. Ho avuto in passato grandi allenatori come Bagnoli, Donadoni, Scoglio, Mazzarri e altri ancora, non si può stravolgere o inventare nel calcio. Ieri abbiamo regalato due punti, anche se ci hanno dato un rigore su due, ma non me la prendo con l’arbitro bensì con noi stessi. Non si regalano due punti che a fine anno potrebbero pesare”. Al prossimo turno c’è la sfida di vertice in casa del Crotone: “Io voglio vincere, Panucci in questo momento ha dei giovani bravi ed interessanti. Abbiamo 32-33 giocatori in rosa, ieri ne mancavano 5-6, e si è dovuto adattare, però ognuno deve giocare nel suo ruolo e certi errori non li accetto. Qualcuno ha giocato fuori ruolo, ma a casa mia il centravanti deve fare il centravanti e lo stopper lo stopper. Certi errori non li condivido e non li accetto perché io metto tanti soldi nel calcio”, avverte. La conclusione è dedicata al futuro: “Dopo 30 anni vorrei lasciare, ma non come in certe società che dopo cambiano tante proprietà”. Spinelli, poi, loda il lavoro in Italia di Infront, su cui la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta: “Ha fatto una buona campagna per le squadre di calcio, avendo aumentato i diritti tv. Se poi questa torta se la spartiscono sei o sette club non va bene, ma con la serie B ha fatto un ottimo lavoro perché i diritti sono saliti di molto. Il problema della Serie A è che non ha un presidente”.