Sparatoria di Milano, morto avvocato originario dell'Elba; la famiglia ha un noto agriturismo

Lorenzo Alberto Claris Appiani è stato subito soccorso e portato in ospedale, ma non c'è stato niente da fare LIVE: TUTTE LE ULTIME SULLA SPARATORIA. PRESO L'ASSASSINO / FOTO ESCLUSIVE QUOTIDIANO.NET / SPARI E TERRORE - VIDEO

A sinistra l'uomo che ha fatto fuoco, Claudio Giardiello, a destra Lorenzo Alberto Claris  Appiani

A sinistra l'uomo che ha fatto fuoco, Claudio Giardiello, a destra Lorenzo Alberto Claris Appiani

Portoferraio (Livorno), 9 aprile 2015 - Anche l'Isola d'Elba toccata direttamente dalla tragedia di Milano, dalla sparatoria del tribunale con tre morti (non quattro come in un primo tempo sembrava). Una delle persone decedute è un avvocato di 37 anni originario dell'Isola d'Elba, Lorenzo Alberto Claris Appiani. La famiglia gestisce un noto agriturismo "Le Sughere del Montefico" a Rio MarinaL'avvocato, secondo quanto spiegato dal direttore sanitario del Fatebenefratelli, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al torace ed è arrivato al pronto soccorso in asistolia. Gli operatori sanitari hanno provato a effettuare le manovre rianimatorie ma per lui non c'è stato nulla da fare e ne è stato constato il decesso. A sparare è stato Claudio Giardiello, durante un'udienza. L'uomo era lì per un caso giudiziario che lo riguardava. Valerio Maraniello, ex avvocato del killer, ha ricordato il collega Claris Appiani. "Era un collega molto bravo e giovane - ha detto - la notizia mi ha scioccato".

"ASSURDO POTER PORTARE PISTOLA IN TRIBUNALE" - «In tutta questa vicenda la cosa più assurda è che un uomo è entrato in Tribunale con un'arma» dice l'avvocato Alessandro Brambilla Pisoni, zio di Lorenzo Alberto Claris Appiani, ucciso questa mattina da un colpo di pistola sparato dal suo ex cliente Claudio Giardiello. «Bisogna chiedersi come ha fatto Giardiello a portare dentro l'arma, se ha pagato qualcuno per farlo, che l'abbia portata dentro da solo non è facile» aggiunge Brambilla Pisoni, che questa mattina non era in tribunale ed è stato avvertito dell'omicidio del nipote dai genitori di Claris Appiani, che erano fuori città e stanno tornando a Milano. Al Fatebenefratelli è arrivata invece la sorella Francesca, magistrato, sorretta dal marito.

LA VITTIMA ERA AVVOCATO DELL'ASSASSINO - Lorenzo Alberto Claris Appiani era stato l'avvocato di Claudio Giardiello e oggi era in aula come testimone nella causa per bancarotta contro l'uomo che lo ha ucciso sparandogli al torace. Lo conferma all'Ansa lo zio della vittima, l'avvocato Alessandro Brambilla Pisoni, arrivando al pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano.

SORELLA DELLA VITTIMA E' MAGISTRATO - «Giardiello era stato cliente di mio nipote - ricorda l'avvocato - poi aveva iniziato a combinare disastri e lui ha smesso di seguirlo. Sapevo che oggi mio nipote era in aula come testimone in una causa penale perché Giardiello era stato denunciato». Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni, viene da una famiglia di legge: sua madre, oggi in pensione, è un avvocato e la sorella è un magistrato. Lui stesso era molto stimato per la sua capacità di analisi del diritto.