Si scava un tesoro sulla costa di Baratti: Camerini come Indiana Jones

Piombino, è in corso il recupero di una tomba etrusca

Andrea Camerini e Stefano Camilli

Andrea Camerini e Stefano Camilli

Livorno, 25 agosto 2015 - Non ce ne rendiamo quasi conto, ma siamo circondati da tesori. Ieri mattina sono iniziati gli scavi a Baratti per recuperare una tomba etrusca del sesto secolo avanti Cristo: il sarcofago stava già affiorando sulla scarpata che dà sulla spiaggia, l’erosione marina e le onde avevano iniziato a scoprire le sue forme. Il recupero è frutto dell’iniziativa di Andrea Camerini, regista e vero appassionato di Baratti, che è riuscito a coinvolgere il Comune, la Soprintendenza e alcuni operatori come Asa. «Quando ho proposto la mia idea – racconta Camerini – tutti hanno collaborato con entusiasmo e questa è stata una bella soddisfazione perchè insieme si possono fare grandi cose». E l’idea è semplice, ma al tempo stesso grandiosa: «Recuperare un tesoro, una bellissima testimonianza che i nostri avi ci hanno lasciato e farla vivere ancora a beneficio di tutti». Infatti, come spieghiamo nell’artticolo in basso, il sarcofago sarà posizionato nello spazio verde davanti al ristorante Demos a poche centiania di metri dal luogo in cui gli Etruschi lo lasciarono più di 2500 anni fa. «Il progetto – spiega Camerini – prevede l’escavazione dell’area soggetta a frana e il recupero del reperto, con successivo ripascimento e messa in sicurezza dell’argine in questione e al futuro restauro e ricomposizione del sarcofago, che sarà poi esposto in modo permanente in una zona di Baratti aperta a tutti. Perché la storia è di tutti». Camerini è riuscito a mobilitare Soprintendenza e Comune di Piombino insieme a volontari e a persone che hanno messo a disposizione risorse e mezzi. ieri mattina insieme a Camerini c’era anche il dottor Andrea Camilli della Soprintendenza e Carolina Megale che ha curato gli scavi Poggio del Molino ed è inoltre la curatrice del museo etrusco di Populonia. 

«E’ una tomba appartenente ad una famiglia della classe media – spiega Carolina Megale – tra il sesto e il quinto secolo avanti Cristo Populonia vide un forte sviluppo della lavorazione del ferro, una rapida crescita di commerci e attività economiche. Si tratta di una tomba familiare, anche la necropli testimonia lo sviluppo economico della società. Purtroppo la tomba è stata espoliata dei suoi arredi molto tempo fa, ma conserva tutta la sua importanza dal punto di vista archeologico. E poi non si sa mai, scavando è sempre possibile trovare reperti interessanti». le operazioni di recupero del grosso sarcofago andranno avanti per tutta la settimana. Dopo una prima azione con la ruspa per rimuovere lo strato superficiale di terra infatti bisognerà procedere con strumenti manuali e servirà più tempo. E intanto Stefano camerini sta riprendendo tutto con la sua telecamera: il progetto «ScaviAmo Baratti!» è iniziato.