Scapigliato apre il nuovo impianto ricicla-organico costato 3 milioni di euro

Il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo: "Questo impianto modello di innovazione"

L'ingresso del polo di Scapigliato e, nel riquadro, il sottosegretario Silvia Velo

L'ingresso del polo di Scapigliato e, nel riquadro, il sottosegretario Silvia Velo

Rosignano (Livorno), 1 dicembre 2015 - “Oggi inauguriamo un impianto che consente di chiudere il ciclo completo di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati nel pieno rispetto della normativa vigente, e che permetterà alla struttura di selezione già esistente di rappresentare una valida opportunità per il trattamento di una parte dei rifiuti prodotti anche sul territorio dell’Ato Costa. Con la realizzazione di questo impianto, che ha visto il Comune di Rosignano investire ben tre milioni di euro, il trattamento del rifiuto solido urbano inizierà e si concluderà nel sito di Scapigliato. Un adeguamento strutturale che rende questo polo impiantistico un esempio di modernità e innovazione”. Queste le parole pronunciate ieri mattina dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, che unitamente all’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni, ha partecipato all’inaugurazione del nuovo impianto di stabilizzazione della frazione organica e di compostaggio della frazione verde del polo di Scapigliato, accolta dal sindaco Alessandro Franchi e da un pool di amministratori locali. Un investimento senza dubbio molto importante e che consentirà il trattamento dei materiali organici che, giunti in discarica combinati ai rifiuti urbani indifferenziati, saranno trasformati in frazione organica detta Fos (una sorta di compost) che potrà essere utilizzato come copertura dei rifiuti stoccati a Scapigliato.

Come ha sottolineato anche l’amministratore unico di Rit (Rosignano impianti e tecnologie), Alessandro Giari: “La struttura esistente è stata adeguata al trattamento dei rifiuti solidi urbani. In pratica siamo passati al secondo livello di separazione dei materiali raccolti, che sostanzialmente comprende anche la frazione umida”. Il primo step di divisione dei rifiuti indifferenziati tra parte secca e parte umida, infatti, era stato attivato a Scapigliato nel 1996. “Con questo nuovo impianto – ha proseguito Giari – andremo ad occuparci esclusivamente della parte umida che sarà biostabilizzata dopo un trattamento di circa venti giorni. Questa parte dei rifiuti verrà quindi trasformata in Fos che sarà utilizzato come materiale di copertura del fronte di discarica. Il procedimento prevede, in pratica, che l’umido già triturato venga insufflato con l’aria proveniente da alcune canalette sotto la pavimentazione con lo scopo di favorirne la trasformazione biologica, facendogli perdere tutte le caratteristiche organiche e dunque anche il cattivo odore”.

Da sottolineare che, annualmente, giungono a Scapigliato circa 110-120mila tonnellate di rifiuti urbani trattati e Rsu, di cui circa 40mila provenienti dal nostro comune, dalla provincia di Lucca e dalla Garfagnana. Ma tra gli obiettivi futuri di Rit figura anche la costruzione, entro due anni e mezzo, di un impianto di compostaggio e biodigestione anaerobica per il trattamento diretto dei materiali organici derivanti dalla raccolta differenziata. “L’autorizzazione della Provincia è già arrivata e adesso stiamo portando avanti la stesura del progetto definitivo, che avrà un costo di oltre 10 milioni di euro. Inoltre prosegue la collaborazione con il polo tecnologico della Magona e con quello di Navacchio per labbattimento dell’impatto ambientale. Chiaramente il Comune di Rosignano darà le linee guida sul futuro piano di sviluppo ma Rit gestirà in autonomia la tempistica delle attività”.