Rimborsi ai risparmiatori truffati, l'Adusbef promuove il ricorso

Caso-Banca Etruria: l'associazione dei consumatori chiama a raccolta i correntisti in collaborazione con gli attivisti del Movimento 5 Stelle

Un momento della manifestazione di protesta svoltasi il 3 marzo in Corso Matteotti

Un momento della manifestazione di protesta svoltasi il 3 marzo in Corso Matteotti

Cecina (Livorno), 21 marzo 2016 - A pochi giorni dalla manifestazione con i trattori organizzata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle Cecina di fronte alla sede cecinese della Banca Etruria anche l’Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi) si è schierata ufficialmente a sostegno dei cittadini truffati. L’associazione, infatti, si è resa disponibile per fornire supporto telefonico (al numero 0586/815111) o direttamente nella propria sede di Livorno (in orario 16-19) per tutti gli investitori che vorranno rivolgersi all’arbitrato per aprire un canale di rimborso.

“La legge suddivide i risparmiatori in tre categorie – si legge in una nota stampa divulgata dai grillini cecinesi – ovvero clienti qualificati, professionali e al dettaglio. In quest’ultima categoria c’è la maggior parte delle vittime di Banca Etruria. La raccolta di informazioni ricevute dal cliente e il profilo di rischio delineato dalla banca non è stato, per la maggior parte dei clienti, coerente con il profilo di rischio reale del risparmiatore. Nel caso di Banca Etruria è prevista l’eliminazione del decreto ministeriale che stabilirà le regole dell’arbitrato anticorruzione. Per ora sappiamo che l’investitore potrà rivolgersi all’arbitro mediante un modello ad hoc che sarà pubblicato e che dovrà essere scaricato dal sito dell’Anac”. “Il rimborso – si legge ancora nel comunicato stampa divulgato dal M5S Cecina – potrà essere integrale nei casi in cui non sia presente il contratto di negoziazione, negli altri casi peseranno sull’entità del ristoro alcuni indici quali: mancanza di un’adeguata informazione sui rischi, profilo di rischio non adeguato del risparmiatore, eventuale conflitto di interessi della banca nella negoziazione del titolo e investimento superiore al 30% rispetto al complessivo portafoglio del cliente”.

Da sottolineare che il 3 marzo i grillini cecinesi dettero vita ad una chiassosa manifestazione di protesta di fronte alla sede locale di Banca Etruria su Corso Matteotti tra megafoni, striscioni ed anche un paio di trattori a sostegno dei correntisti truffati. A chiedere un intervento al Governo che vada oltre i 100 milioni di euro di finanziamenti promessi erano presenti anche i senatori Cinque Stelle Gianni Girotto e Sara Paglini e i consiglieri regionali grillini Giacomo Giannarelli, Gabriele Bianchi, Andrea Quattrini ed Enrico Cantone.