Evase dal carcere di Porto Azzurro nel marzo 2013: preso in un ristorante vicino a Forlì

Stava scontando la pena per l'omicidio di un maresciallo dei carabinieri

Il carcere di Porto Azzurro

Il carcere di Porto Azzurro

Porto Azzurro (Livorno), 22 novembre 2014 - Era detenuto nel carcere di Porto Azzurro per rapina e l'omicidio del maresciallo dei Carabinieri, Marino Di Resta. Nicola Cassano, 46 anni, è stato dietro le sbarre fino al 18 marzo 2013, giorno in cui riuscì ad evadere e a far perdere le sue tracce.  Ma oggi il 46enne è stato arrestato dalla Polizia in un ristorante di Bertinoro (Forlì-Cesena), dove era a pranzo con altre persone. Cassano, originario di Melfi (Potenza), aveva un documento falso ma non è riuscito ad ingannare gli agenti: la pena che stava scontando a Porto Azzurro sarebbe finita nel 2020. Il 18 marzo 2013, al terzo giorno di un permesso premio, non era rientrato in carcere: da allora la Polizia lo cercava, anche a Melfi. L'uomo, indagato nel Potentino per associazione per delinquere di tipo mafioso, ha trascorso la latitanza spostandosi spesso: gli investigatori stanno cercando di ricostruire i suoi movimenti. Da mesi, però, gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Potenza e quelli della mobile di Forlì-Cesena indagavano per rintracciarlo. Le indagini sono state coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza. L'assassinio del maresciallo Di Resta avvenne a Pescara il 16 settembre 1996: dopo la rapina ad un rappresentante di gioielli, il sottufficiale dell'Arma intervenne ma i tre rapinatori lo ferirono mortalmente con otto colpi di pistola, alcuni sparati mentre Di Resta era già a terra. Un complice di Cassano era a sua volta evaso dal carcere dove era detenuto: fu arrestato in Puglia tempo dopo.