commissari
Livorno, 6 maggio 2016 - La conferma nero su bianco non c’è ancora. Ma ieri le fonti del ministero delle infrastrutture - dove nascono i decreti relativi alle nomine - e quelle politiche vicine alla Regione, hanno fatto filtrare la notizia che i due commissari delle Port Authority di Livorno e Piombino saranno confermato. Di più: Luciano Guerrieri, che si pensava scadesse ieri, scade invece oggi, e da Roma si assicura che il relativo decreto era già pronto nella tarda serata.
Dovrebbe arrivare oggi, con la conferma come commissario per altri sei mesi «o fino all’approvazione della riforma dei porti». Gallanti invece scade venerdi 13, ma pare che lo stesso presidente della Regione durante la sua visita a Livorno alla festa dell’Arci ieri abbia fatto sapere - in via strettamente riservata - che sarà anch’egli confermato con la stessa formula. Rossi l’avrebbe detto in via riservata, chiedendo la massima discrezione sulla notizia: e infatti dopo mezz’ora tutti ne parlavano.
Sia per Gallanti che per Guerrieri si tratta di una mezza notizia: nel senso che la logica diceva già da tempo che sarebbero stati confermati. Il primo, perchè è a metà dell’opera più importante per il porto di Livorno, la gara per la piattaforma Europa ed ha registrato di recente anche importanti successi come il mutuo con la BEI (in tandem con la Regione). Il secondo perchè a Piombino ha fatto più che bene e anche come commissario sta chiudendo contratti storici. Proprio ieri infatti ha firmato con la nuova società tra il gruppo Neri e il cantiere San Giorgio l’avvio della concessione che vedrà a Piombino l’importante piattaforma per la demolizione e il refitting delle navi obsolete sia militari che civili.
Un investimento che comporterà a regime almeno altri cento posti di lavoro. Strettamente legata alla riconferma di Gallanti sarà anche quella di Massimo Provinciali, suo segretario generale: che scade tra qualche settimana e che Gallanti intende riconfermare. La conferma dei commissari, che vale anche per Provinciali, è quella che il ministero ha utilizzato all’inizio della settimana per confermare il commissario del porto di Napoli: «fino all’entrata in vigore della riforma portuale e comunque non oltre sei mesi». Ottimismo di Delrio, convinto che la riforma ci sarà prima di sei mesi, o scaramanzia? Le commissioni parlamentari per il parere obbligatorio non sono state ancora convocate. Con l’«ingorgo legislativo» in atto in parlamento, fare pronostici sui tempi è azzardato. Intanto ci saranno altri sei mesi con i soliti noti.