Martedì 23 Aprile 2024

Perullo-Confesercenti, si "apre" la cabina di regia. L'indagine sul turismo che coinvolge 120 commercianti

Il direttore provinciale Ciapini: "Cambia la mentalità, i negozianti stanno allungando l'orario d'apertura per adattarsi alla richiesta dei turisti"

Alessandro Ciapini, Nicola Perullo e Maristella Calgaro

Alessandro Ciapini, Nicola Perullo e Maristella Calgaro

Livorno, 28 novembre 2014 - Una mappa virtuale disegnata attraverso le opinioni di 120 esercenti intervistati quartiere per quartiere in un’indagine sul tema «Dal crocierismo al turismo» promossa da Confesercenti Livorno. Sul piatto le risposte di un campione di commercianti diversificato per merceologia e dimensioni, distinguendo tra grande distribuzione e negozi di vicinato. «Partiamo parlando di turismo in generale, ad esempio dal crocerismo, per poi dirigersi e arrivare a un progetto più strutturato – dice Alessandro Ciapini, direttore provinciale di Confesercenti – Bisogna innanzitutto dire che c’è un positivo cambio di rotta che riguarda gli orari di apertura che nel 66% dei casi “mappati“ emergono allungati a regime continuato. Quanto alla potenzialità che gli esercenti percepiscono nel turismo per la nostra economia anche qui c’è una buona presa di coscienza – l’86% ha fiducia nell’espansione del settore, precisa Ciapini – Abbiamo chiesto anche come venga valutato ad oggi l’impatto della presenza dei crocieristi in termini economici. Qui è interessante leggere un doppio dato: in pratica c’è un 88% soddisfatto sia nella zona Est che Ovest di via Grande, poi un buon 75% in zona piazza Grande e un 59% che “regge“ anche nella zona mercatale. Però leggiamo che ci sono due poli insoddisfatti: la zona Ricasoli e la Venezia. Nel primo caso arrivano in pochi nell’arteria dello shopping e non spendono molto forse anche perché è uno shopping più strutturato, nell’altro le presenze turistiche sono invece ridotte al lumicino. Bassa affluenza anche in viale Italia. In termini di soddisfazione del cliente di fronte all’offerta cittadina, sono pochi gli esercenti che la percepiscono: solo il 30%, per tutti gli altri i giudizi vanno a scemare. Importante il ruolo del punto info turistiche, anche se poi i turisti una volta fuori si perdono in mancanza di cartellonistica e segnaletica adeguate. Infine, fortemente negativo negli intervistati il giudizio sulla promozione che “incrimina“ la politica disattenta o immobile». Ciapini fa tre proposte: «Serve una cabina di regia che coordini il processo di rilancio turistico; una forte promozione che punti a sponsorizzare la nostra città per soggiorni di una giornata o un weekend; sfruttare il bacino di turisti che già gravita specialmente in estate sulla Costa degli Etruschi». 

«La città sta già cambiando, cresce questa consapevolezza – ha detto l’assessore al turismo, Nicola Perullo – Anche se non bisogna presentare il rilancio del turismo come la panacea di tutti i mali e ripartire dal concetto più ampio di ospitalità e accoglienza. Ecco perché vorrei che il Manifesto presentato agli Stati Generali del Turismo potesse diventare un modello da esportare in giro per i Comuni limitrofi nell’ottica di stabilire una relazione virtuosa con la provincia. Quanto al capitolo crocierismo, i turisti che si fermano a Livorno spesso hanno una ridotta capacità di spesa ma bisogna convincersi che anche loro hanno una certa potenzialità. Anche quel crocierista che spende poco ma trova una bella città con i servizi può diventare un tweet nel mondo. Presentare bene la città ai turisti, ripartendo da arredo urbano, servizi e dalle piccole cose è la chiave di volta del processo di rilancio. Meglio tre input e chiari. Se siamo al punto che il turista che passa da Livorno non conosce il Lungomare e la Venezia è un fatto molto grave. Sono s’accordo con la proposta di una cabina di regia con “sopra“ il Comune. Dobbiamo convincere cittadini, operatori e imprenditori che è da loro che deve venire la capacità di fare rete. Se poi il pacchetto fatto bene arriva, il Comune ha il dovere di farlo partire. Ecco la cabina di regia». «Spesso i turisti vengono da noi commercianti – conclude la presidente di Confesercenti Livorno, Maristella Calgaro – e noi volentieri indichiamo la direzione del mare o i ristoranti tipici della zona. E’ anche vero che è la conferma che manca un’organizzazione alla base».