People Care, possibile proroga di sei mesi della commessa Seat

Lo annuncia Ministero dello sviluppo al termine tavolo / LA PROTESTA DEI LAVORATORI SOTTO LA PREFETTURA

La protesta dei lavoratori della People Care sotto la Prefettura (foto Novi)

La protesta dei lavoratori della People Care sotto la Prefettura (foto Novi)

Livorno, 29 gennaio 2015 - Il Ministero dello sviluppo lascia intravedere una "possibile una boccata d'ossigeno per People Care, il call center di Guasticce che rischia la chiusura a giugno, quando verrà meno l'unica commessa, quella di Seat". Il Governo ha acquisito dal committente la disponibilità a valutare - previa richiesta dell'azienda in difficoltà - una proroga di sei mesi del contratto in essere. E People Care - con il suo Amministratore Delegato, Luciano Mascarello - si dichiara disponibile a presentare richiesta in tal senso. Questo, si legge nella nota, quanto è emerso oggi pomeriggio, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Tavolo dedicato al call center.

In apertura dell'incontro, il vice Ministro Claudio De Vincenti ha riferito dell'ipotesi prolungamento che è in campo, e su questa si sono poi espressi i partecipanti: l'azienda, la Regione Toscana (presente con l'assessore alle attività Gianfranco Simoncini), il sindaco di Collesalvetti (il Comune in cui ricade l'insediamento) Lorenzo Bacci, l'Assessore al Lavoro del Comune di Livorno Francesca Martini, le organizzazioni sindacali nazionali di categoria (TLC). "Consapevoli, tutti i presenti alla riunione, che la crisi del call center livornese - che pure è parte della più generale difficoltà che il settore sta vivendo - va affrontata dall'azienda con la ricerca di altre commesse e l'esponente dell'esecutivo ha spronato in questa direzione, dal momento che la monocommittenza non garantisce alcun futuro", spiega la nota. Se per i 350 lavoratori People Care, la novità emersa oggi rappresenta comunque una speranza, "è tuttavia comune la consapevolezza della gravità della situazione - ripetutamente rimarcata da De Vincenti - e della difficoltà di trovare in tempo utile una soluzione valida dal punto di vista industriale e occupazionale".

Il Tavolo verrà convocato nuovamente per monitorare l'evolversi della situazione.

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