Agguato a Livorno contro i parà; la polizia alla ricerca di un furgone bianco

Si cerca il mezzo che sarebbe stato usato dal commando di 10-12 ragazzi che si sono presentati di fronte ai militari con mazze e bottiglie

Polizia (foto archivio)

Polizia (foto archivio)

Livorno, 5 settembre 2015 - E' caccia serrata ad un furgone Volkswagen di colore chiaro. Questo il mezzo utilizzato dal "commando" di almeno 10-12 giovani armati di spranghe e bottiglie rotte, che giovedì notte avrebbe aggredito i tre parà, due uomini e una donna, davanti alla Baracchina Rossa, sul Lungomare di Livorno. Un brutto episodio che sono stati gli stessi militari, di stanza alla caserma Vannucci, a raccontare agli agenti delle Volanti, subito intervenuti sul post. Un brutto episodio che gli inquirenti stanno vagliando e che getta in allarme la città in cuiè ancora vivo il ricordo del vile attentato alla caserma Ruspoli, con il pacco bomba in cui rimase mutilato il colonnello Alessandro Albamonte. Stavolta sembrerebbe trattarsi più di una "ragazzata".

Di certo, però c'è l'auto dei tre paracadutisti danneggiata: è stata rigata una fiancata e sono state bucate due ruote. L’episodio avrebbe potuto avere conseguenze ancora più pesanti e gravi se i tre militari che avevano festeggiato il congedo di uno dei colleghi fossero caduti nella provocazione di un gruppetto di giovani livornesi, almeno una decina, che li hanno affrontati volto coperto dal casco con spranghe e bottiglie di birra. Ma i militari quando si sono accorti dell’auto danneggiata e di essere circondati da alcuni livornesi si sono allontanati e hanno chiamato il 113. Tra i tre paracadutisti ed il gruppo di aggressori lo screzio pesante è rimasto verbale perché non c’è stato alcun contatto fisico. Gli aggressori avrebbero apostrofato i tre giovani definendoli «fascisti». Sul lungomare all’altezza della Baracchina Rossa sono intervenute tre Volanti della questura, ma quando gli agenti sono arrivati, in pochi minuti, degli aggressori livornesi non c’era più nessuno, si erano allontanati.

La polizia sta lavorando per ricostruire l’episodio e per capire come gli aggressori abbiano capito che quei tre giovani appartenessero all’esercito e indossino il casco amaranto. Tutto accade nel cuore della notte, intorno all’una, sul lungomare all’altezza della Baracchina Rossa, locale cult della vita notturna locale e della costa. I tre paracadutisti avevano finito di festeggiare il congedo di uno di loro quando hanno raggiunto l’auto, una utilitaria nera parcheggiata nei pressi della Baracchina Rossa, che era stata presa di mira e danneggiata.

Pochi secondi e sono stati circondati dai livornesi di età tra i 18 anni ed i 25 anni che li hanno insultati mostrando spranghe e bottiglie di birre. Ha prevalso il buon senso: i militari si sono allontanati e hanno chiamato il 113. Nelle prossime ore saranno ascoltati dagli investigatori. Lo stato d'allerta, comunque, è massimo. Tanto che ieri pomeriggio, un trolley abbandonato, forse lasciato da qualche clochard, nei pressi dell'edicola adiacente a Palazzo Civico, in Piazza del Municipio, ha fatto scattare l'allarme bomba. Per fortuna, il bagaglio sospetto era pieno solo di cartacce