Omicidio Kimpis: "Chi sa parli, rischio favoreggiamento"

Omicidio Kimpis, indagini internazionali

Omicidio a Livorno

Omicidio a Livorno

Livorno, 11 febbraio 2016 - Chiunque, in particolare nelle comunità straniere dell’Est, è a conoscenza di qualche particolare che possa essere utile alle indagini sull’omicidio di via Roma dove sabato alle 22.15 è stato ucciso Vitali Kimpis, quarantenne lituano traffitto con una coltellata al cuore a pochi metri dal portone di casa, si rivolga alla polizia. Tacere potrebbe costare caro, perché si potrebbe incorrere nel reato di favoreggiamento. A distanza di quasi una settimana dall’agguato all’autotrasportatore lituano, arrivato in Italia appena due mesi fa per ricongiurgersi con la moglie e ucciso a sangue freddo, le indagini degli investgatori stanno passando al setaccio gli ambienti degli stranieri, in particolare dei quelli dell’Est compresa la comunità georgiana, per capire se la vittima possa essersi imabattuta in una brutta storia che gli è costata la vita. Indagini serrate, ma coperte dal più stretto riserbo dirette dal pubblico ministero Gianfranco Petralia che anche ieri mattina ha fatto il punto con gli investigatori. E ieri pomeriggio sul corpo del quarantenne è stato eseguito l’esame autoptico per avere ulteriori dettagli sulle modalità dell’omicidio e per avere qualche particolare sul fisico dell’assassino. L’esame autoptico è andato avanti per alcune ore, terminando in tarda serata, ed è stato eseguito dal dottor Damiano Marra. La famiglia della vittima ha scelto di non nominare un consulente di fiducia. E quando sarà possibile Vitali Kimpis sarà sepolto nel suo paese di origine.