Il vescovo Giusti su lavoro e crisi: "Siamo campioni delle polemiche"

Monsignore nelle sua omelia ha espresso con toni coloriti e accorati la sua personale esortazione affinché la città favorisca l'arrivo di eventuali investimenti

Il vescovo Giusti

Il vescovo Giusti

Livorno, 6 aprile, 2015 -  A Livorno «siamo campioni delle polemiche. Si è fatto polemica e si è anche litigato per prendere 600 milioni. Volevano portarci 600 milioni, le banche europee, la Regione, lo Stato... E sento dire 'Non lo so..', 'Vediamo..', 'Ma siccome...'. Ma come 'vediamo'? Ti vogliono portare lavori per 600 milioni e dici 'vediamo'? Siamo campioni delle polemiche». Così, in un passaggio dell'omelia di Pasqua, il vescovo di Livorno, Simone Giusti, ha espresso con toni coloriti e accorati la sua personale esortazione affinché la città favorisca l'arrivo di eventuali investimenti o fondi utili a contrastare la crisi.

Nell'omelia il vescovo Giusti ha anche detto che «qualche segno di speranza si vede anche nel nostro territorio sia pure in mezzo ancora a tanto buio. Qualcosa è stato fatto ma è necessario correre, ad esempio con il Prg del Porto, per dare opportunità alle imprese di crescere e assumere». «Certo - ha aggiunto - non sta al Comune, alla Provincia, alla Regione creare posti di lavoro ma sta a essi creare le condizioni perché le imprese italiane e estere arrivino e aprano fabbriche e imprese. Questa è una loro precisa responsabilità politica e civile. Non sui discorsi, né sulle promesse né sugli impedimenti che altri mettono al loro operare, saranno valutati, ma sul lavoro che avranno saputo favorire», «oppure siamo ancora al gioco dell'Oca con il quale scoraggiare chiunque voglia investire e dare lavoro a Livorno?».