Ospedale, menù ridotto. Troppe spese

Via anche il dolcificante ai diabetici

Una mensa (foto di repertorio)

Una mensa (foto di repertorio)

Livorno, 4 maggio 2016 - La qualità dei pasti all’ospedale di Livorno non è mai stata eccelsa, pur se dignitosa. Ma la spending review imposta dalla Regione sulla spesa per le forniture ospedaliere è andata a colpire anche questo servizio. Alcuni pazienti che hanno chiesto l’anonimato, segnalano che "si è impoverito il menù multiplo che include ora brodo, riso, o semolino e solo un tipo di pasta".

Dai secondi "è sparita la fetta di carne mentre è rimasta la pressatina di carne macinata. Il pesce è completamente scomparso".

Poi "è sparita la mozzarella sostituita da ricotta in mono-dose. Le carote lesse non sono più nel menù, lo yogurt, il pane integrale. Anche la mousse di frutta è stata tolta dal menù e oltra a questa il dolcificante destinato ai pazienti che hanno il diabete".

 Erano state eliminate, in un primo momento, le marmellatine mono dose per la colazione. Ma dopo le proteste dei pazienti sono state  reintrodotte. Un paradosso poi: si sta cercando di sostituire le bottiglie d’acqua da mezzo litro con quelle da un litro e mezzo per spendere meno per lo smaltimento della plastica. Ma in questo modo si incentiva lo spreco di acqua. Chi si beve un litro e mezzo di acqua? 

Non solo: la forbice ha tagliato anche altri tipi di forniture. Tra queste le forniture di cerotti applicati ai sensori per gli elettrocardiogrammi. La loro qualità è talmente peggiorata che vanno sostituiti in continuazione. In quali casi? Quando l’apparecchio è usato per monitorare i continuazione i pazienti. I cerotti si staccano molto più facilmente per cui se da una parte si è risparmiato sul costo dei cerotti, dall’altro alla fine ne servendo di più per lo stesso paziente per cui si spende di più.  Pare inoltre che la fornitura di alcuni tipi di aghi manifesti dei problemi sempre per quanto riguarda la qualità. E anche questo sarebbe un effetto della spending review.

Nel mirino si dice che siano gli ago-cannula utilizzati per i prelievi di sangue e per infusioni tramite le flebo. Non basta. Oltre ai problemi causati dalla spending review ci sono anche le criticità causate dalla mancanza di fondi destinati alle manutezioni . All’Utic, un reparto relativamente novo che si tova sopra il blocco del pronto soccorso, c’è una terrazza (all’altezza delle camere di degenza) inagibile da tre anni. E le porte finestra restano chiuse per sicurezza. Infine resta drammaticamente irrisolto il problema del secondo padiglione, interamente ristutturato, ma bloccato e chiuso per un contenzioso tra Usl e ditta che ha eseguito i lavori. Doveva aprire i battemti a giugno, ma tutto slitterà ad ottobre. A meno che non ci siano altri ritardi.