Mattia Seu veste l'abito talare, ordinazione in Vaticano con il Papa

Il 32enne originario di Rosignano è stato nominato sacerdote durante una toccante cerimonia svoltasi a San Pietro: "Che emozione la carezza di Francesco"

Don Mattia Seu inchinato davanti a Papa Francesco

Don Mattia Seu inchinato davanti a Papa Francesco

Rosignano (Livorno), 29 aprile 2016 - “Vi chiedo di essere misericordiosi, tanto misericordiosi. E di fare memoria della vostra storia per vedere da dove Dio vi ha chiamato, perché la vostra è stata un’elezione per amore. Leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede e vivere ciò che avete insegnato”. Questo l’invito che Papa Francesco ha rivolto agli undici diaconi ai quali, domenica 17 aprile, ha conferito l’ordinazione presbiteriale nominandoli sacerdoti in una emozionate cerimonia svoltasi nella basilica di San Pietro in Vaticano. Tra questi c’era anche il 32enne Mattia Seu, ragazzo cresciuto a Lugo (in provincia di Ravenna), dove la famiglia si era trasferita per motivi di lavoro, ma originario di Rosignano dove adesso i genitori Andrea e Daniela sono tornati a vivere una volta andati in pensione.

Una famiglia numerosissima, infatti don Mattia ha ben quattro fratelli minori (Marta, Davide, Paolo e Rachele), e molto conosciuta a Rosignano soprattutto per l’impegno parrocchiale e nell’ambito del volontariato. Valori importanti che evidentemente hanno ispirato e dato il là anche alla scelta presa da Don Mattia per intraprendere il lungo e complesso percorso necessario per diventare sacerdote. Un cammino spirituale durato nove anni di seminario e che nei giorni scorsi ha raggiunto un primo coronamento con l’attesa nomina. “Sono molto felice per quello che ritengo un dono che il Signore mi ha fatto – spiega don Mattia Seu –. So che mi aspettano molte prove ed anche sofferenze che ho già messo in conto, ma sono fiducioso perché sinora il Signore mi ha sempre accompagnato e sostenuto. Poter incontrare Papa Francesco è stata un’emozione difficile da descrivere a parole. Per raccontare la mia personale esperienza con il Santo Padre posso dire che il Papa ha voluto incontrare tutti noi diaconi prima della celebrazione, mettendoci a nostro agio con un discorso paterno e incentrato sul fatto che dobbiamo avere sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito ma viceversa per servire e per salvare ciò che era perduto. Inoltre il Santo Padre, al termine della cerimonia, ha voluto persino incontrare i familiari di ognuno di noi". 

Insomma, un’emozione unica quella provata nella Santa Sede da don Mattia Seu che tra l’altro domenica 1° maggio celebrerà ufficialmente la sua prima messa nella parrocchia di San Giovanni Battista de la Salle a Roma.