Lucchini, la Cevital riaccende l'altoforno di Piombino

Vertice nella sede del ministero dello Sviluppo Economico. La strategia illustrata da Cevital consentirà di rispondere alle esigenze di mercato più immediate / LUCCHINI, INCONTRO CEVITAL-MINISTERO

La ciminiera spenta dell'altoforno dello stabilimento siderurgico della Lucchini a Piombino (Ansa)

La ciminiera spenta dell'altoforno dello stabilimento siderurgico della Lucchini a Piombino (Ansa)

Piombino, 19 marzo 2015 - Cevital riaccenderà l'altoforno della ex Lucchini a Piombino per rispondere alle esigenze di mercato più immediate e che consentirà, entro cinque mesi, di tornare a produrre l'acciaio mantenendo l'occupazione. L'obiettivo rimane però quello di realizzare nuovi impianti di cockeria, colate continue, laminati aggiuntivi e un forno elettrico. La precisazione è contenuta in una nota della Regione Toscana al termine dell'incontro a cui hanno partecipato il viceministro Claudio De Vincenti e il commissario straordinario della Lucchini Piero Nardi assieme al presidente della Regione Enrico Rossi, l'assessore Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani e il presidente dell'Autorità Portuale Luciano Guerreri.

Per costruire un forno elettrico per la produzione di acciai speciali servono due anni. Riaccendendo provvisoriamente invece l'altoforno, si fa notare, la produzione potrà riprendere in cinque mesi. Nel corso della riunione, ha riferito l'assessore Simoncini, sono stati decisi anche due gruppi di lavoro: uno dedicato ai temi ambientali per una verifica attenta delle autorizzazioni in essere e quelle per l'assetto produttivo definitivo e l'altro sulle questioni delle infrastrutture portuali per organizzare l'utilizzo degli spazi all'interno del porto in modo da conciliare diverse attività in corso o che si stanno sviluppando. Da parte di Cevital è stato confermato l'impegno a spostare le acciaierie in modo da liberare le aree più vicine al centro abitato in cui sviluppare l'attività agroalimentare e la logistica. Rossi ha confermato l'impegno - a fronte della presentazione del piano industriale definitivo - a destinare 30 milioni di euro agli investimenti per la riconversione ambientale degli impianti siderurgici. Un nuovo incontro al Mise è stato fissato per il 9 aprile quando Cevital presenterà il piano industriale e finanziario.