L'omaggio della città di Livorno aToaff

Il ministro Giannini ricorda il professore e il partigiano / LE IMMAGINI DEL FUNERALE / VIDEO: ADDIO AL RABBINO TOAFF / FOTO: IL COMMIATO AL CIMITERO EBRAICO / AVREBBE COMPIUTO TRA POCO CENTO ANNI

La cerimonia per Elio Toaff

La cerimonia per Elio Toaff

Livorno, 20 aprile 2015 -  Una folla commossa ha reso omaggio oggi a Livorno all'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, di fronte al tempio di piazza Benamozegh. Il feretro è stato esposto per ricevere il saluto della "sua" Livorno, prima della celebrazione del funerale al cimitero ebraico dove Toaff è stato tumulato accanto alla moglie. Gli interventi commossi del sindaco Filippo Nogarin, dei presidenti della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e di Livorno Vittorio Mosseri, dell'ambasciatore di Israele Naor Gilon e il saluto del vescovo Monsignor Simone Giusti. In rappresentanza del governo è intervenuto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.

"La presenza del Governo testimonia la vicinanza alla Comunità ebraica, ma anche il riconoscimento simbolico del valore che Elio Toaff rappresenta per la storia del nostro paese sotto il profilo umano, sotto il profilo culturale e sotto il profilo del suo impegno politico". Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini oggi a Livorno durante l'omaggio della città a Elio Toaff. «È stato anche un grande partigiano - ha proseguito il ministro - un professore universitario che in tempi ormai remoti ha cominciato a dare un messaggio chiaro di dialogo, di conoscenza reciproca come base di una convivenza di pace. In questo momento in particolare ci sembra opportuno ricordarlo al massimo livello e con tutto il cordoglio e la partecipazione».

"Con Elio Toaff, rabbino-capo di Roma per lunghi anni, scompare un protagonista dell'ebraismo italiano e dell'antifascismo, sempre fermamente impegnato per la collaborazione tra la comunità ebraica e l'intera popolazione di Roma, e per la collaborazione tra Italia e Israele. Rinnovo la mia convinta ammirazione per le dure prove da lui affrontate con coraggio straordinario durante l'occupazione nazista, e per la fermezza e l'equilibrio della sua costante battaglia contro l'antisemitismo e ogni attentato alla libertà religiosa e alla democrazia nel nostro paese". Lo scrive in un messaggio di cordoglio il presidente emerito, Giorgio Napolitano.

Elio Toaff è stato "grande lezione di vita, di fede, di dialogo". Lo sottolinea la Conferenza episcopale italiana che, in un telegramma inviato a nome del cardinale Angelo Bagnasco e di monsignor Nunzio Galantino, presidente e segretario generale, esprime le proprie condoglianze alla Comunità ebraica di Roma.

Al termine del saluto fuori dalla sinagoga, il feretro di Elio Toaff è stato accompagnato al cimitero ebraico di Livorno dove si è poi svolta la cerimonia religiosa. Dopo il lavaggio rituale del corpo sono state recitate le preghiere e i salmi nella cappella mortuaria. "Amava la pace, amava le creature - ha detto il rabbino capo di Livorno Yair Didi - Solo uno che ama la pace può avvicinare la gente. Rav Toaff ha ricostruito la comunità di Roma dopo la Shoah. Da lui dobbiamo imparare come comportarsi con la gente. Era unico per queste cose nella nostra generazione. Amava la gente ed è stato amato dalla gente: ebrei, non ebrei, dalla gente semplice e dalle autorità". Alla cerimonia funebre oltre ai familiari e i presidenti delle comunità ebraiche di Roma e Livorno hanno partecipato tra i tanti il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, quello di Milano Arbib e di Venezia Bachbout insieme al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. Tra le autorità presenti il ministro Stefania Giannini, il sindaco Filippo Nogarin e il prefetto di Livorno Tiziana Costantino.