«Ho scritto io ‘W Hamas’», un settantenne confessa i blitz con la vernice spray

Nessun disegno terroristico, ma un gesto di protesta

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di MARIA NUDI Livorno, 2 settembre 2014 - RISOLTO il giallo delle scritte «W Hamas» apparse in varie strade del centro cittadino innanzi a edifici di culto fra cui l’ingresso principale del Duomo. La questura ha chiuso il cerchio sulle indagini e ha individuato l’autore, denunciato per per il reato di deturpazione ed imbrattamento di cose altrui aggravato in quanto commesso, in questo caso, edifici di interesse storico o artitstico. La denuncia penale è relativa a due episodi, la scritta sul Duomo e al Rosario, per le altre scritte scatterà la multa. L’autore, ultrasettantenne, risiede a Livorno, ma non è di origine livornesi. L’indagato, non legato a movimenti antagonisti e o a formazioni estremiste, all’atto degli adempimenti legati all’elezione di domicilio e nomina del difensore, ha confessato. Ha dichiarato di aver fatto le scritte, con il pennarello rosso, per protestare contro le polemiche relative alla rimozione dello striscione stigmatizzante l’operato di Israele esposto nel corso della manifestazione «Effetto Venezia». Striscione esposto da aderenti al movimento antagonista e che è stato rimosso dopo polemiche e discussioni su più fronti. 

L’UOMO ha precisato di aver esaltato Hamas quale organizzazione nata per portare aiuto al popolo palestinese e non per la deriva violenta che ha assunto negli anni successivi alla sua creazione. Le indagini della polizia sono state rapide e minuziose: gli accertamenti si sono basati prevalentemente su modilità tradizionale: la ricerca di testimoni, la comparazione delle scritte e altri fonti di prova. L’autore delle scritte è stato attento nel non farsi riprendere dalle telecamere che comunque hanno fornito elementi idonei a suffragare l’ipotesi accusatoria. E così in meno di una decina di giorni la questura ha chiuso il cerchio su chi fosse l’autore delle scritte. Scritte che si sono inserite in un clima di tensione e di polemiche a più livelli e che ha fatto balzare i fatti cittadini sulle cronache nazionali. Nessun disegno terroristico all’origine del gesto del settantenne, ma una voce fuori dal coro che nell’intento dell’autore, persona insospettabile, voleva essere un segnale di protesta. Insomma, il gesto isolato di una persona anziana che ha voluto protestare utilizzando un metodo che però è reato e del quale dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria. Caso chiuso grazie alla polizia e al dirigente competente che ha svolto indagini minuzione andando in giro per la città come un semplice cittadino e analizzando nel dettaglio i luoghi dove sono apparse le scritte.