Giovedì 16 Maggio 2024

Toremar "tolta" a Moby, i giudici: "Va a Toscana Navigazione"

La sentenza di secondo grado ribalta la decisione del Tar. Il presidente di Toremar esprime "assoluta incredulità e preoccupazione"

Un traghetto Toremar

Un traghetto Toremar

Livorno, 17 gennaio 2015 - Uno tsunami fra l'Elba e Piombino, metaforico ma non meno clamoroso: il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione di primo grado del Tar e accolto il ricorso di Toscana Navigazione, condannando l'amministrazione - come si legge nel dispositivo - "a disporre l'aggiudicazione della gara, alle condizioni in motivazione esposte, in favore dell'appellante, previo il necessario controllo dei requisiti soggettivi".

Una decisione che, tradotta in soldoni, sconfessa l'opera di privatizzazione di Toremar conclusa tre anni fa dalla Regione e "sfila" la compagnia alla Moby per consegnarla nelle mani di Toscana Navigazione, che fa capo a Salvatore Lauro, Franco Del Giudice, Tiziano Nocentini e Vincenzo Gorgoglione. Con questa sentenza il Consiglio di Stato, riformando la decisione del Tar che aveva respinto il ricorso della compagnia Toscana di Navigazione, potrebbe ridisegnare il sistema del cabotaggio pubblico per tutto l'Arcipelago Toscano. Per la privatizzazione della Toremar fu indetta una gara alla quale furono ammesse le offerte della Moby Spa e della Toscana di Navigazione. Quest'ultima risultava essere la più vantaggiosa dal punto di vista economico, ma venne esclusa per una discordanza tra offerta economica e quella tecnica riguardo il numero di corse aggiuntive diverso da quello previsto in modo vincolante dalla gara che fu dunque vinta da Moby ed il Tar respinse il ricorso di Toscana di Navigazione. Ma, secondo il Consiglio di Stato, l'offerta di corse aggiuntive rappresenta 'una componente facoltativa'. Così il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso annullando l'esclusione di Toscana di Navigazione, condannando a disporre l'aggiudicazione della procedura in favore dell'appellante, cioè di Toscana di Navigazione, "previo il necessario controllo dei requisiti soggettivi".

LA REAZIONE DI TOREMAR - "Assoluta incredulità e preoccupazione" viene espressa da Toremar, la società privatizzata da due anni e ora partecipata da Moby, sulla decisione del Consiglio di Stato. "In Toremar non ci siamo da ieri ma da tre anni - è il primo commento del presidente di Toremar, Stelio Montomoli - In questo lasso di tempo la compagnia, grazie al sostegno dell'azionista Moby, ha realizzato circa 20 milioni di investimenti per l'ammodernamento della flotta e il miglioramento dei servizi di bordo; migliorato i servizi di linea, regolarizzato 89 lavoratori garantendo loro la continuità del rapporto di lavoro, risolvendo 41 cause preesistenti. Allo stesso tempo ha assunto 43 marittimi più 3 amministrativi, aumentato il proprio organico portandolo ad un totale di 209 marittimi assunti a tempo indeterminato. Ad oggi, aggiornando l'organico societario dei marittimi, ha assunto altre 12 persone e costruito un rapporto di fiducia con comandanti, marittimi e il personale amministrativo senza cui le navi non viaggiano. E ora il Consiglio di Stato ci dice che abbiamo scherzato e che la Regione Toscana deve cedere Toremar a Toscana di Navigazione? Emerge un'incomprensione gigantesca - conclude Montomoli - verso le necessità delle aziende e i tempi per realizzarle. Cosa avremmo dovuto fare? Lasciare marcire la flotta e i rapporti di lavoro in attesa del giudizio del Consiglio di Stato? Faremo il possibile per difendere il nostro diritto a continuare a gestire la Toremar".

L'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI VINCENZO CECCARELLI - "La sentenza del Consiglio di Stato giunge del tutto inaspettata, ma dobbiamo prenderne atto e non mi sembra utile, in questo momento, commentarla", commenta l'assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli. "Quello che dobbiamo subito dire ai cittadini - ha sottolineato Ceccarelli - é che questa sentenza in nessun modo potrà incidere sulla continuità del rapporto contrattuale tra Toremar e Regione in relazione al servizio pubblico che la compagnia svolge e continuerà a svolgere. Ciò chiarito, i nostri uffici stanno già approfondendo il contenuto della sentenza per capire come applicarla al meglio".