Limoncino, nuovo esposto dei residenti

Nel mirino il progetto di costruzione di una viabilità alternativa

Una delle proteste dei residenti del Limoncino contrari alla realizzazione della discarica (Novi)

Una delle proteste dei residenti del Limoncino contrari alla realizzazione della discarica (Novi)

Livorno, 30 marzo 2015 - I residenti, gli abitanti e i proprietari di immobili di via del Limoncino e delle zone limitrofe che utilizzano la via Vicinale privata del Limonicino e che quindi sono contrari alla realizzazione della discarica del Monte La Poggia – al centro di vicende giudiziarie ormai da anni – tornano a far sentire la loro voce con un esposto inviato alle istituzioni (Provincia, Ministero per l’Ambiente, prefetto, sindaco, assessore all’ambiente della Regione Toscana ed al procuratore). Nell’esposto viene paventata una ipotesi per la quale chiedono agli enti preposti e agli organi di indirizzo di vigilare e di monitorare la situazione.

L’ipotesi paventata è che dietro al progetto della Provincia approvato con determinazione dirigenziale il 21 febbraio dello scorso anno – progetto che prevede la manutenzione e la costruzione della viabilità forestale e viale parafuoco nel Parco «Colline Livornesi» – ci possa essere l’intento di creare una viabilità alternativa per permettere l’apertura dell’impianto di discarica. Si tratta di una ipotesi per la quale i firmatari dell’esposto si sono rivolti agli enti di controllo. Il progetto – viene spiegato nei dettagli nell’esposto – attuamente è in fase di realizzazione nella zona del Corbolone, Sambuca, dove è già stato realizzato un rilevante ampliamento di una pista forestale che parte dal Corbolone per arrivare alla Valle Benedetta con abbattimento di numerosi alberi e con una previsione di spesa di circa 294.000 euro, somma non indifferente per un ente che sta attraversando una fase particolare.

In sostanza i firmatari del documento ipotizzano – correlando questa ipotesi con un minuzioso ragionamento basato sull’osservazione dei fatti – che essendo ora interdetto per decisione del giudice, il traffico ai mezzi pesanti, la realizzazione di questo progetto possa venire incontro all’azienda Bellabarba facendo utilizzare, per accedere all’impianto, le piste forestali allargate. Nell’esposto si afferma che sarebbe in corso il rinnovo della autorizzazione integrale ambientale che sarebbe allo stato sospesa ed in cui la Bellabarba Ambiente srl è subentrata quale cessionaria del ramo d’azienda costituito dalla discarica, alla società Gaetano Bellabarba & C srl già titolare dell’autorizzazione numero 62 del 2009. Con la presentazione dell’esposto nella scorsa settimana, i firmatari chiedono controlli e verifiche attente da chi di dovere.

m.n.