Livorno-Lanciano 2-2: partita drammatica, gli amaranto retrocedono

Decisivi gli errori dell'arbitro e di Pinsoglio. Non basta la doppietta di Aramu / PAGELLE AMARANTO di Alessandro Antico / Bomba carta contro le forze dell'ordine nel dopo partita

Livorno-Lanciano, la delusione amaranto a fine gara (Novi)

Livorno-Lanciano, la delusione amaranto a fine gara (Novi)

Livorno, 20 maggio 2016 - Un errore dell'arbitro regala il rigore dell'2-1 al Lanciano, un errore di Pinsoglio regala ai rossoneri il 2-2. L'ultimo atto della serie B per il Livorno è l'emblema di questa stagione. Da un lato sbagli incredibili da parte dei vari errori di gara, dall'altro tante, ma proprio tante, carenze nell'organico. E così, dopo 14 anni tra cadetteria, serie A e Coppa Uefa, gli amaranto sprofondano in Lega Pro. Pensare che a fine primo tempo nessuno avrebbe mai pensato a uno scenario del genere. Dopo un inizio in sordina, dopo 20' sale in cattedra Aramu. L'ex Trapani prima sfiora il palo di pochissimo.

Poi al 25' sistema la mira e porta in vantaggio il Livorno. Cross di Moscati, Ceccherini la spizza di testa e Aramu dal limite lascia partire un sinistro mostruoso che si infila nel sette facendo esplodere l'Ardenza. Sulle ali dell'entusiasmo, i ragazzi di Gelain continuano ad attaccare, alla ricerca del gol della sicurezza. Anche perché dagli altri campi arrivano buone notizie, visto che il Modena è sotto con un uomo in meno a Novara. Al 31' Ceccherini sfiora l'1-1 da lontanissimo. Anche il tiro a giro di Vajushi non trova grande fortuna. Negli ultimi 10 minuti il primo tempo ha una fase di stallo, con gli amaranto che rifiatano e i rossoneri che provano a riordinare le idee. Ma proprio allo scadere arriva il 2-0. Bella discesa di Lambrughi, palla per Vantaggiato che viene steso al limite. Punizione ghiottissima e sul pallone si presenta Aramu, che batte ancora una volta Cragno. Poi l'arbitro fischia l'intervallo, ma nessuno se ne accorge perché la Nord è una vera e propria bolgia.

Neanche il tempo di accorgersi dell'inizio del secondo tempo che Vajushi va vicino al 3-0. Il suo colpo di testa viene parato da Cragno. Dopo un avvio lampo, però, viene fuori il Lanciano che colleziona un paio di calci d'angolo e staziona nella metà campo di casa. Dopo 22 minuti di niente, al 23' Nasca decide di compromettere il match, vedendo un contatto tra Ricci e Ferrari che non c'è, tra l'altro ignorando la posizione di fuorigioco dell'attaccante rossonero. Calcio di rigore ed espulsione per il portiere amaranto. Gelain, così è costretto a togliere Vajushi per Pinsoglio. Dal dischetto è lo stesso Ferrari a spiazzare Pinsoglio, dimezzando le distanze e mettendo paura nei 10mila del Picchi. Paure che si concretizzano a 6 minuti dalla fine per colpa di Pinsoglio. Innocuo cross nel mezzo, Pinsoglio esce con i guanti ma il pallone gli scivola via dalle mani. E Turchi pareggia a porta vuota.

Il 2-2 è un brutto colpo per gli amaranto che spariscono dal campo. Che, però, nei minuti di recupero trovano comunque la disperata forza per tornare ad attaccare. Ma Cragno proprio sulla linea salva un gol già fatto sul tiro di Vantaggiato. È la fine. Il Livorno retrocede in Lega Pro, Lanciano ai play out.

Il tabellino

Livorno: Ricci; Ceccherini, Lambrughi, Gasbarro; Moscati, Luci, Schiavone, Antonini (30' st Cazzola); Aramu (6' st Fedato), Vantaggiato, Vajushi (23' st Pinsoglio). All. Gelain

Lanciano: Cragno; Salviato Rigione (32' st Bonazzoli), Amenta, Di Matteo; Vastola (14' st Turchi), Bacinovic (16' st Giandonato), Rocca; Marilungo, Di Francesco; Ferrari. All. Maragliulo.

Arbitro: Nasca di Bari.

Marcatori: 25' pt, 45' pt Aramu; 23' Ferrari (rig); 39' st Turchi

Ammoniti: Bacinovic, Amenta, Ceccherini, Di Matteo. Espulsi Ricci e Giandonato.

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