Le riparazioni navali finiscono in Parlamento

Annunciata una interpellanza alla Camera

Raccolta di firme

Raccolta di firme

Livorno, 27 febbraio 2015 - La vicenda tormentata delle riparazioni navali potrebbe presto diventare l’oggetto di una interpellanza alla Camera che sarà sollecitata a più gruppi parlamentari affinché abbia la più ampia adesione possibile. Ssarà fatta moral suasion sui parlamentari 5 Stelle, del centrodestra e forse del Pd e magari ancora più a sinistra. Intanto Franco Rossi della Uil replica alla presa di posizione della Rsu del Cantiere Benetti apparsa martedì su queste colonne. «Nella nota(esprimeva soddisfazione per l’esito del Comitato Portuale che ha dato il via libera al bando per la concessione sul bacino di carenaggio per le riparazioni su navi di medie dimensioni, ndr) appare anche la sigla Uilm, ma a tale riguardo intendo precisare che non è presente alcun rappresentante della Uilm tra le Rsu di tale azienda». Prosegue: «Riconosciamo il ruolo che la Azimut Benetti svolge, ma siamo convinti che i regimi di monopolio danneggino l’economia che può trovare invece un giovamento solo con il pluralistico. Deve essere ricercata la compatibilità con altri soggetti della cantieristica e che sia permessa anche la riparazione delle grandi navi. Che senso ha prevedere uno sviluppo portuale che possa accogliere le grandi navi senza consentirne la riparazione?». Osserva ancora Rossi: «Livorno ha una situazione occupazionale per la quale non può permettersi di rifiutare opportunità: i trentamila disoccupati compreso Collesalvetti più altri 3000 lavoratori nelle liste di mobilità (dati aggiornati al 31 dicembre 2014, ndr) meritano che si apra uno spiraglio e chi rifiuta di verificare fino in fondo le compatibilità tra cantieristica e riparazioni si assume una grande responsabilità». Nel 2015 inoltre «scadrà per centinaia di lavoratori la mobilità. Per cui investire nelle riparazioni delle grandi navi potrebbero rappresentare un’occasione preziosa». É per queste considerazioni che «la Uilm ha aderito alla raccolta di firme per la proposta di delibera popolare lanciata dal Comitato promotore riparazioni navali. E si adopererà per ispirare e promuovere tutte le iniziative politiche che possano portare un contributo occupazionale».