Le liste civiche in campo contro le fusioni di comuni

Sindaci della Valdicecina e non solo riuniti a Guardistallo. "Gli sprechi non sono nei piccoli comuni, il Pd vuole cancellarli per averne il controllo. Organizziamoci"

Guardistallo, sindaci civici contro le fusioni di comuni

Guardistallo, sindaci civici contro le fusioni di comuni

Guardistallo (Pisa), 7 febbraio 2016 - “LE FUSIONI imposte dall'alto e il piano di cancellare i comuni sotto i 5mila abitanti sono attacchi alla democrazia”. Sulle orme di quello che sta succedendo nel senese anche la Valdicecina si 'arma' per difendere “gli ultimi baluardi nei territori”. I rappresentanti delle liste civiche toscane si sono radunati a Guardistallo per gettare le fondamenta della battaglia: l'incontro ha visto partecipare il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi, quello di Castalenuovo Vdc Alberto Ferrini, l'ex di Prato Roberto Cenni, Marco Buselli da Volterra, i primi cittadini di Guardistallo e Casale, Sandro Ceccarelli e Fabrizio Burchianti, entrambi reduci dalla rottura con l'Unione dei Colli Marittimi Pisani.

Ma tra gli interventi più accorati c'è quello di un sindaco con tessera Pd, Sandro Cerri di Montecatini Val di Cecina. “Sono qui – ha detto – perché questa è una battaglia doverosa. Con un comma di tre righe, 'non possono esistere comuni sotto i 5mila abitanti', si cancellano secoli di storia, l'ultimo avamposto istituzionale in territori spesso disagiati. L'unico parametro non può essere quello dei residenti: io governo 1750 abitanti ma anche 156 chilometri di territorio, serve un'ora di macchina per andare da nord a sud. Spero che anche qualcuno del mio partito come è successo ad esempio a San Gimignano si muova per opporsi”.

Da Ferrini, Castelnuovo, parte l'appello: “Non è nei comuni lo spreco e soprattutto non lo è nei piccoli i cui bilanci sono spesso esempi di virtuosismi. Sono state abolite le province ma non è stato tagliato un euro, l'unico obiettivo era togliere la rappresentatività. E' solo nelle piccole comunità che il cittadino continua a contare qualcosa, mettiamoci insieme e organizziamoci per contrastare questa follia”. E il punto pare essere proprio quello della rappresentanza, ne sono convinti tutti. Il primo a dirlo è Parodi, diventato sindaco dopo la battaglia, vinta, contro la fusione di Suvereto con Campiglia. “La Regione e il Pd vogliono diminuire i centri di potere per evitare che i cittadini creino alternative valide al di fuori dei partiti, come è successo in molti dei nostri comuni. Accentrare la gestione dei servizi, come per trasporto pubblico, rifiuti o sanità, porta solo aggravio di costi e sempre un peggioramento delle condizioni. Non è campanilismo ma una difesa della democrazia”.

“Credo che da questa riunione, dalla rete di Toscana Civica, debba partire – ha concluso Burchianti - un movimento non per salvare i nostri comuni ma per metterli nelle condizioni migliori anche per aumentare la propria popolazione. Certo, senza sindaco, a Casale e Guardistallo l'asilo o la casa della salute non verrebbero aperte, anzi, alla prima ristrettezza in un maxi comune verrebbero chiusi i servizi periferici. I nostri comuni ad oggi stanno molto meglio dei grandi, non siamo agonizzanti”.