La Scopaia sotto assedio: "Vogliamo le telecamere anti-baby gang"

I residenti firmano la petizione per chiedere più sicurezza dopo le risse e il vandalismo degli ultimi tempi

Scopaia

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Livorno, 4 settembre 2015 - I residenti di via Città Del Vaticano e di via Ungheria (dove in gran parte ci sono case popolari) stanno raccogliendo le firme per le lettere da inviare a tutte le autorità cittadine e alle forze dell’ordine per chiedere più vigilanza nel quartiere e provvedimenti per salvaguardare l’ordine pubblico dopo i gravi episodi che si sono verificati nelle ultime settimane a causa della presenza di una banda di adolescenti prepotenti e violenti uno dei quali residenti in via Città del Vaticano, al quale si sono aggregati coetanei stranieri.

Tra furti nelle abitazioni e nei garage, atti vandalici contro le auto e minacce ad adulti e bambini, la situazione è così degenerata da gettare nella disperazione gli abitanti del quartiere costretti a rivolgersi quotidianamente alle forze dell’ordine. Fino all’episodio più grave del 25 agosto. Dopo il quale «fortunatanente grazie all’intervento delle forze dell’ordine e alla rinsonanza sulla stampa (il giornale La Nazione) – ci riferiscono i cittadini – adesso nel quartiere pare che sia tornata la calma. Non si sono più verificati atti vandalici e furti».

E «la banda di adolescenti che imperversava non è più apparsa». Nonostante questo «molti hanno paura ad esporsi – ci viene riferito – per timore di ritorsioni». Epicentro del problema è un palazzone dal civico 84 al 92, dove le famiglie avevano già presentato una denuncia a luglio in Questura e un esposto a Casalp (la società che gestisce le case popolari per conto del Comune) per chiedere l’installazione di telecamere di sorveglianza. «I soliti ragazzi di via Città del Vaticano – denuncia – hanno minacciato dei bambini per sottrargli le biciclette. E quando noi adulti siamo accorsi per difenderli ci hanno aggredito».

Altro problema: l’inagibilità dei garage sotterranei tra i civici 24 e 36 di via Ungheria. «Va sistemato l’impianto antincendio – ci segnalano le famiglie – e va fatto il collaudo. Le rimesse sono così inservibili. Noi abitiamo qui da cinque anni e invano chiediamo al Comune di sciogliere questo nodo». La presidente di Casalp, Vanessa Soriana, che ha i gestione anche le case popolari di Scopaia, ci spiega che «nel marzo 2015 la Asl segnalò a Casalp problemi sulla impermeabilizzazione delle fosse degli ascensori. Casalp ha in gestione solo le abitazioni, non le autiorimesse dove non è stato ancora terminato il collaudo dei lavori. Tuttavia Casalp ha dovuto provvedere alla impermeabilizzazione delle fosse degli ascensorio ai civici 226, 30 e 32 con una spesa che dovrà recuperare. Il responsabile del collaudo poi dovrà verificare che i lavori siano stati eseguiti in conformità al capitolato. Se non sarà così la ditta esecutrice o provvederà ad intervenire, altrimenti il Comune interverrà direttamente».