Martedì 23 Aprile 2024

La parola ai giovani: movida e più luoghi di aggregazione

Incontro tra le associazioni dei ragazzi e la vicesindaco Stella Sorgente

Sorgente

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Livorno, 24 gennaio 2015 - Alla fine la questione è sempre la stessa. Sono le istituzioni a essere troppo assenti e le associazioni invisibili, oppure sono i ragazzi che sono troppo «sognatori» e incapaci di far loro gli imput che arrivano dall’alto? Forse non riusciremo mai a risolvere questo dilemma, la risposta sta nell’irrisolvibile conflitto generazionale al quale nessuno può sottoporsi. Per cercare di fare chiarezza, comunque, ieri pomeriggio nella sala Simoncini si è aperta un’assemblea pubblica per i giovani, una tavola rotonda presieduta dal vicesindaco Stella Sorgente che ha visto la partecipazione di membri delle associazioni del territorio, istituzioni e giovani. Forse un po’ troppo pochi, a dir la verità.  «Questo tavolo esisteva già con la precedente amministrazione – ha spiegato Stella Sorgente –, ma ci è sembrato giusto riproporlo. Prima, però si svolgeva solo in ottica progettistica ed economica, noi invece vogliamo partire dalle idee e dalle richieste. Se continuiamo a ripeterci che ci sono pochi soldi, non andremo mai da nessuna parte. Il denaro non può essere una buona motivazione per eliminare i luoghi di aggregazione e di partecipazione». Prima di lasciare la parola ai presenti, l’assessore Sorgente ha presentato tre progetti sui quali l’amministrazione sta lavorando. «Il primo – ha detto – riguarda il divertimento giovanile ed è finanziato dall’Anci Toscana. Anche alla luce di quanto successo due settimane fa in Venezia, dobbiamo creare un dialogo tra esercenti, associazioni, residenti e giovani. Bisogna dare una spinta propositiva alla movida, il divertimento non dev’essere regolamentato in modo stringente con ordinanze severe. Ma i ragazzi devono rispettare i diritti dei cittadini».  Il secondo progetto è un aiuto che il comune offre ai giovani per evitare abuso di alcol e uso di droghe. Aiuto che, per altro, molte associazioni già danno con servizi «sul campo», come Asl, il sert e il famoso «Okkiobimbi». L’ultima idea è una risposta alla provocazione fatta recentemente da Enrico Rossi in visita al Nuovo Teatro delle Commedie. «Rossi disse che potevano esserci fondi toscani ed europei da investire sui giovani. Sentendo queste parole, abbiamo lavorato con gli assessori di competenza per creare un documento, una base di partenza per restirutire la città ai ragazzi. Il progetto si chiama “Giovani sì per Livorno’’ ed è in evoluzione». Ai partecipanti, infatti, è stato chiesto l’indirizzo e-mail e sarà inviato loro il doocumento, in modo che ognuno potrà interagire e