Fabio Nocchi, nei panni di Italo durante uno show
Livorno, 25 gennaio 2015 - Si può avere successo con il gelato alla melanzana? No se lo proponi in cucina, sì se lo metto dentro una barzelletta. E così la disgustosa crema di latte misto all’oblungo ortaggio diventa tormentone. In farmacia si serve spray alla melanzana, per la merenda a scuola si beve succo alla melanzana. Una moda esplosa improvvisamente grazie a un innocente barzelletta tra amici. Cibo a volontà, caraffe di vino e tante sane risate. Si finisce con l’ammazza caffè e le lo show di Italo.
Niente di strano se non ci fosse l’occhio di uno smartphone pronto riprendere tutto. L’inconsapevole Italo, in arte Fabio Nocchi finisce in rete.
«Io pensavo che gli unici che ridessero alle mie battute fossero i miei amici per darmi soddisfazione – confessa Fabio – Mi sono ritrovato in pochi i giorni sommerso dai messaggi; mi hanno scritto anche dalla California». «Le quattro risate tra amici diventano centinaia di like e migliaia di condivisioni. La barzelletta raggiunge le 29 mila visualizzazioni. «Adesso le persone mi fermano per la strada. Anche in macchina mentre aspetto il verde trovo autisti che abbassano il finestrino per salutarmi. Non pensavo che potesse avere tutta questa risonanza».
GIÀ perché Fabio non è nuovo del mestiere e conosce quanto sia difficile guadagnarsi la notorietà. La sua pagina su Facebook lanciata nel 2001 per promuovere i suoi personaggi contava meno di 50 apprezzamenti. Con 57 secondi di barzelletta i l’esercito dei mi piace è arrivato a 300 e i suoi video fanno migliaia di visualizzazioni.
Con lui c’è Alessandro, fedele amico e responsabile del lancio di Italo sul grande palcoscenico del web. «Non avevamo pensato alle conseguenze. Dopo tanti anni di spettacoli e apparizioni chi si aspettava questo successo improvviso?». La buona stella ha sorriso a Fabio quando il video della barzelletta è stato pubblicato sulla pagina Facebook Sei livornese se…. Da lì si è diffuso a macchia di leopardo e il celebre Ce l’hai il gelato alla melanzana è diventato uno slogan: «Devo ringraziare Aldo Corsi, grande vernacoliere livornese. Questa barzelletta l’ho sentita da lui durante uno spettacolo. L’ho presa e riadattata per cucirla addosso a Italo. Con la sua irresistibile voce e i suoi ammiccamenti è venuto fuori un piccolo capolavoro». Fabio di mestiere fa il tornitore, coltiva le passioni della caccia e della pesca, ma non ha mai pensato di mollare tutto per inseguire la strada del successo: «Per me far ridere è un cosa naturale. Non mi piacciono le gelosie e gli egoismi di certi ambienti. Mi sono esibito in bar, ristoranti, feste paesane: spesso mi è capitato di sedermi a tavola come un normale cliente e finire per intrattenere tutta la sala con le barzellette a fine cena». Gli amici lo spingono in queste avventure: «E’ straordinario in quello che fa perché è un artigiano della risata- racconta Alessandro- Una volta che lo accendi può andare avanti per ore». Non si vuole fermare qua Fabio e adesso che il web ha fatto da megafono è curioso di vedere dove Italo può arrivare: “.Le persone vogliono sapere dove mi esibisco e in molti vorrebbero un canale youtube con le mie barzellette». Sognare non costa niente: «L’ospite che vorrei al mio spettacolo? Panariello».