Invasione di meduse su tutta la costa livornese: allerta della Capitaneria di porto

Banchi ad alta densità numerica segnalati su tutto il litorale. Numerosi i bagnanti colpiti: tra questi una bambina di dieci anni urticata sul torace

Le meduse si muovono spinte dalla corrente quindi non ci sono regole predefinite per evitarle

Le meduse si muovono spinte dalla corrente quindi non ci sono regole predefinite per evitarle

Rosignano (Livorno), 7 luglio 2015 - Con l’inizio di luglio e l’arrivo del caldo africano è scattato, come ogni anno, l’allarme-meduse anche per i bagnanti di Rosignano, Castiglioncello e Vada. Niente di mortale, si intende. Ma pur sempre un bel fastidio, perchè con la calura che aumenta una bella nuotata sarebbe l'ideale, ma il rischio di venire a contatto con i tentacoli gelatinosi ed urticanti è più che mai alto.

E da un paio di estati a questa parte lo è ancora di più: le meduse sono aumentate di numero e arrivano sulle nostre coste con un mese e mezzo di anticipo rispetto agli anni passati, quando "l'invasione via mare" arrivava sempre dopo la seconda metà di agosto. Segno di mare più pulito, si consolano gli operatori balneari. Ma in realtà molto dipende dalle correnti, che cambiando il loro corso - l'ampliamento del Canale di Suez sarebbe, secondo gli esperti, il principale indiziato dell'invasione delle meduse nel Mar Tirreno - modificano comportamenti e abitudini di questi animali.

Aequorea Forskalea, Rhizostoma Plumo, Aurelia Aurita e Pelagia Noctiluca, questi nomi scientifici delle tediose gelatine che negli ultimi giorni hanno colpito decine di ignari balneanti. Per fortuna tutto si è risolto con un po’ di dolore e irritazione sulle parti colpite dai tentacoli: nessuno solitamente fa ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso per complicanze, e in genere si sono rivelati sufficienti un po’ d'acqua tiepida e una pomata per alleviare il bruciore. Oppure il classico "sasso caldo", come consigliano i lupi di mare: perché il veleno della medusa è termolabile e con l'alta temperatura attenua il suo effetto.

L'allarme quest'anno interessa un po' tutta la costa e quotidiani sono gli episodi di contatto con i bagnanti. Banchi ad alta densità numerica sono stati segnalati soprattutto sul litorale dal Calambrone a Vada. I casi più preoccupanti si sono verificati sul litorale di Caletta, davanti alla piazza dove viene posto il padellone della Festa del Pesce, dove una bambina di 10 anni della provincia di Firenze è stata sfiorata sul torace dai tentacoli di una medusa violacea e nel tratto compreso tra le Spiagge Bianche, il Circolo Canottieri Solvay e il porto di Crepatura dove una decina di bagnanti sono usciti dall’acqua riportando pruriti sulla pelle e diversi piccoli e urticanti aghetti bianchi conficcati nel costume.

Insomma, il livello di allerta è e deve restare alto, come ci spiegano dalla Capitaneria di Porto di Castiglioncello, anche perché le meduse si muovono spinte dalla corrente e quindi non ci sono regole predefinite per evitarle e la sicurezza di non essere urticati è impossibile da garantire.