Incendi colposi, due agricoltori nei guai

Pugno duro della Guardia Forestale: "Situazione allarmante, episodi in crescita"

Un incendio (Archivio)

Un incendio (Archivio)

Livorno, 24 luglio 2016 - Un mozzicone di sigaretta ed una scintilla da un trinciastocchi causano due incendi. Il caldo di giugno e luglio ha maturato il grano ma ha anche fatto seccare tutta la vegetazione nei campi e nei boschi. E così puntualmente si ripropone il problema degli incendi. Quest’anno la situazione appare particolarmente a rischio. Il Comandante della Forestale Luca Barattini, invita tutti i cittadini alla massima attenzione e prudenza. «Dall’inizio del mese si sono già registrati dieci incendi di vegetazione, che hanno interessato campi per una superficie di quasi 70 ettari e 4 incendi di bosco per 30 ettari. Sono numeri molto alti rispetto agli anni scorsi, che ci devono preoccupare». I focolai sono quasi sempre causati dall’uomo. La Forestale ha incrementato la sua attività investigativa per scoprire l’origine ed i responsabili degli incendi. Frequenti sono gli incendi colposi, dovuti all’imprudenza di persone come quello alla spiaggia di Norsi a Capoliveri, originatosi da una cicca abbandonata lungo la strada. Anche nelle campagne vicine a Livorno, a Collinaia, si è verificato un incendio causato da un mozzicone di sigaretta. In questo caso gli agenti della Forestale, che sono intervenuti in pochi minuti, hanno individuato il responsabile, un agricoltore che stava ripulendo il suo terreno dall’erba secca e fumava. L’uomo è stato così denunciato e rischia la reclusione da 1 a 5 anni, anche se nel suo caso forse i giudici non calcheranno troppo la mano visto che lui stesso si stava prodigando per spengere le fiamme.  

In Val di Cornia si è verificato invece un diverso episodio: un operatore ripuliva un terreno incolto con trattore portante a seguito un “trinciastocchi”, un attrezzo dotato di lame rotanti che in presenza di pietre o pezzi di metallo possono causare scintille. E così, nel corso della lavorazione dei campi ha avuto origine un incendio che è andato ad interessare anche il bosco, per una superficie di oltre 8000 metri quadrati. Il contadino è stato individuato e denunciato; avendo distrutto il bosco la pena prevista viene elevata addirittura fino a 10 anni. Si ricorda che nei mesi di luglio e agosto non solo è vietato accendere qualunque fuoco all’aperto se non nelle aree attrezzate, ma anche compiere tutte quelle operazioni che possono causare l’innesco di incendi, come gettare mozziconi non spenti od usare attrezzi che producano scintille o temperature elevate. La legge vieta anche gli accumuli di combustibile vegetale, se non per tempi limitati e in condizioni di sicurezza; proprio dai fienili talvolta (seppure raramente) si può generare il fuoco per la cosidddetta autocombustione, legata a fermentazioni che sviluppano molto calore. Il mancato rispetto di queste normecomporta sanzioni amministrative che vanno da 240 euro ed arrivano a superare i 2.000 euro nei casi più gravi. Ma se il fuoco si propaga trasformandosi in incendio le conseguenze penali sono ben più gravi. La Forestale ricorda che in caso di incendio boschivo i cittadini devono sempre chiamare i numeri di emergenza: 1515 per il Corpo Forestale e 115 per i Vigili del fuoco.