Venerdì 10 Maggio 2024
Alessandro Antico
Calcio

Il Livorno ha assimilato il dogma della 'resistenza'

Pareggio fortemente voluto e meritato a Modena. Nonostante l'arbitro Fabbri

Gautieri e Novellino

Gautieri e Novellino

8 dicembre 2014 – Il presidente Spinelli ha definito quello di Modena un “pareggio eroico”. Come non dargli ragione? Il Livorno è rimasto in dieci per quasi tutta la partita, che poi ha terminato in nove. Ha sofferto, si è abbassato, ha rischiato su un campo storicamente avverso agli amaranto, contro una squadra che non fa sconti a nessuno e contro un allenatore (Novellino) che avrebbe fatto carte false per battere la sua ex squadra, diciamocelo...

Che non sarebbe stata una trasferta facile si sapeva, dunque. Che sia finita zero a zero, in queste condizioni, è davvero un gran bel risultato. Il Modena, nonostante 'el Diablo' Granoche, è stato sì pericoloso ma non certo irresistibile: ha avuto le sue ghiotte occasioni, ma le ha fallite. E nel calcio, come si dice sempre, chi sbaglia paga. Una volta tanto possiamo quindi gioire con un “peggio per loro”.

Mazzoni ha parato l'impossibile e tutto questo fa parte del gioco: un portiere (e Mazzoni è un buon portiere) può fare la differenza, eccome.

Costretti a rivedere le carte troppo presto, togliendo forzatamente Siligardi per via dell'espulsione di Emerson, gli amaranto hanno mantenuto la lucidità, la compattezza. Non si sono disuniti. Non sono stati belli, certo, ma nessuno aveva chiesto loro di andare a una sfilata di moda e di meravigliarci. Occorreva quantomeno non perdere. E così è stato. Nonostante le decisioni dell'arbitro Fabbri di Ravenna, che se non altro avrebbe potuto evitare di espellere Ceccherini oltre il 90' e con le squadre ormai sullo zero a zero. Ma via! Si caccia un giocatore per una protesta a partita praticamente finita?  

Ora c'è da pensare al Catania e al fatto che Gautieri non avrà a disposizione Emerson e Ceccherini perché espulsi al 'Braglia' e Lambrughi già squalificato. Tre brutte tegole. Ma il gruppo c'è, sta maturando e merita fiducia. Avanti così, un passo alla volta.