Il futuro della fisica, la tecnologia al servizio della ricerca

Assegnati cinque importanti premi ad altrettante giovani promesse della scienza

A sinistra Joana Wirt e a destra Filippo Resnati vincitori del premio della società Elsevier

A sinistra Joana Wirt e a destra Filippo Resnati vincitori del premio della società Elsevier

Portoferraio (Livorno), 30 maggio 2015 -  Si è concluso con la premiazione dei giovani ricercatori il 13° Pisa meeting on advanced detectors, il convegno sulle frontiere tecnologiche della fisica che ha visto riuniti per una settimana all’Isola d’Elba oltre 500 scienziati provenienti da tutto il mondo, per la maggior parte fisici sperimentali, insieme a rappresentanti delle industrie all’avanguardia nella creazione degli strumenti necessari alla ricerca. Cinque le giovani promesse, i cui nomi sono stati scelti da una commissione internazionale e rivelati solo al termine del convegno. Il premio di ‘Frontier detectors for Frontier Physics’ è stato assegnato a Roberto Acciarri, dei laboratori Fermilab di Chicago, Raffaella Donghia, dei laboratori nazionali di Frascati e Lars Graber dell’università di Gottinga. Altri due premi, scelti dalla commissione del convegno, sono stati assegnati da parte della casa editrice Elsevier, che pubblica la piu’ importante rivista scientifica di strumentazione per la fisica nucleare e delle particelle. Questi sono andati a Filippo Resnati del Cern e a Joana Wirth dell’ Università di Monaco.

L’incontro svolto nella sala congressi dell’hotel Hermitage alla Biodola ha offerto anche la possibilità agli studenti elbani di aprire porte sconosciute sulla conoscenza di una materia affascinante come la fisica e sulle sue implicazioni future nella nostra vita quotidiana. Nel corso della settimana, infatti, 80 studenti di quattro classi del liceo scientifico Foresi di Portoferraio si sono ‘confrontati’ con alcune delle personalità piu’ eminenti nel mondo di Internet. Preparati dal loro insegnante, professor Anselmi, hanno sostenuto una tavola rotonda con Fabrizio Gagliardi, uno dei maggiori esperti europei del web, Enzo Valente, fondatore della rete Garr, il sistema di comunicazione telematica delle università Italiane, Federico Ruggeri, direttore del Garr, e Giuseppe Attardi, docente dell’Università di Pisa. Gli organizzatori del convegno hanno voluto questo incontro insieme all’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), al Consorzio Garr, all’Università di Pisa e al Comune di Portoferraio proprio per costruire un ponte con le giovani generazioni. Opportunità che gli studenti hanno accolto con entusiamo ponendo domande competenti e curiose in particolare su alcuni aspetti meno noti del mondo informatico, dal ‘darkweb’, cioè le infrastrutture di rete create per le informazioni riservate, non destinate al pubblico, e i sistemi di spionaggio via Internet.

"Siamo in piena guerra informatica – ha sottolineato Fabrizio Gagliardi – Le guerre cambiano a seconda dei tempi e quella tecnologica è attualmente in corso. Riuscendo a far saltare alcuni sistemi si blocca l’economia di intere zone oppure si intercettano le novità industriali, come è già accaduto. Per questo ormai molti Paesi, come gli Stati Uniti e il Giappone, non si fidano piu’ dell’elettronica che viene dall’estero e producono nel loro territorio l’intera filiera informatica. Da questo punto di vista in Europa c’è una grande e pericolosa indifferenza. Pericolosa non per le ‘business opportunities’ ma per la stessa sicurezza nazionale. Se infatti i server sono di origine straniera chi ci dice che al loro interno non ci sia una porta di servizio che permette ai loro costruttori di spiare la nostra industria? Non possiamo piu’ permettercelo".

Enzo Valente ha invece posto l’accento sul ritardo tecnologico dell’Italia. "Nel 2008 eravamo all’incirca a metà classifica all’interno dei 28 Paesi dell’Unione Europea. Nel 2012 siamo finiti all’ultimo posto – ha detto –. Negli ultimi quattro anni non sono stati stesi cavi né è stata finanziata la ricerca. Che fare, allora? La scelta è quella di ricominciare dalla scuola, servita fino ad oggi da una linea obsoleta come l’Adsl che permette di ricevere bene tutto, ma di non inviare le informazioni nella stessa misura. In questo modo è successo che le giovani generazioni sono bravissime a fare ciò che gli altri hanno già fatto, ma non sono in grado di inventare niente".

Valente ha dunque stimolato gli studenti di Portoferraio a impegnarsi nello sviluppo dell’innovazione, smettendo di essere usufruitori passivi. Ma perché questo possa funzionare c’è bisogno di sviluppare un ambiente tecnologico per il quale sono state richieste sostanziose risorse alla Comunità economica europea, da cui si attende una risposta. Il ‘Pisa meeting on advanced detectors’ sta però cominciando ad andare in questa direzione e per ringraziare l’Isola d’Elba dell’ospitalità offerta ai loro meeting ha scelto il liceo scientifico di Portoferraio per cominciare un corso di alfabetizzazione informatica. Le prime due lezioni sono state svolte la scorsa settimana con due classi di alunni del primo anno, grazie alla presenza di insegnanti d’eccezione come Marco Incagli, ricercatore dell’Infn, Maddalena Vario e Carlo Volpe del Garr. Il ‘timone’ del corso è ora passato agli insegnanti di matematica, Alessandro Marino e Carolina Aloisio, in costante contatto con l’Infn. Fuochi d’artificio nel cielo della Biodola, offerti dall’hotel Hermitage che da anni ospita il convegno, hanno idealmente concluso i lavori L’appuntamento è fra tre anni.