‘Home Chef’, due uomini ai fornelli: «La cucina può essere un ristorante»

Nico Montella e Francesco Cetorelli diventano «cuochi a domicilio»

Francesco Cetorelli e Nico Montella

Francesco Cetorelli e Nico Montella

Livorno, 13 settembre 2015 - «Non solo cuciniamo, ma laviamo anche i piatti. Chi ci chiama si gode la serata, mentre noi lavoriamo ai fornelli». A ribaltare il concetto delle donne-cuoche provette ci sono loro: Nico Montella, 31 anni, e Francesco Cetorelli, 30. Entrambi livornesi doc, viaggiatori, sperimentatori e amanti della buona cucina hanno da poco indossato i panni degli «Home Chef». «Questa idea inizialmente è nata per gioco – spiega Nico – Io ho avuto la fortuna di lavorare a lungo come cuoco in barca a vela e anche prima ho svolto lavori sempre nell’ambito della ristorazione. Poi con Francesco ci siamo detti “proviamo?”, così mi sono licenziato e abbiamo sviluppato questo progetto. Ci siamo resi conto che il format piace, anche se è meno conosciuto rispetto all’estero dove ha già preso piede: si parla di “Home restaurant”».   Nico e Francesco si conoscono da molti anni, le loro strade infatti si sono incrociate nei corridoi dell’istituto nautico Cappellini. «Eravamo 200 iscritti, una grande famiglia. Tutti ci conoscevamo – prosegue Francesco – La passione per la cucina poi mi è venuta viaggiando, inoltre ho avuto l’occasione di lavorare imbarcato per due mesi nella cucina di una nave di Greenpeace. Ero partito come volontario attivista, e mi sono avvicinato ai fornelli. Ho anche conosciuto uno chef canadese molto in gamba, che mi ha trasmesso ancor di più questa passione. Viaggiando molto ho avuto modo di scoprire anche cibi particolari, per esempio durante i miei due viaggi in Senegal». Quella dei due «Home Chef» è una professione nuova, assente sul mercato, che apre una nuova interessante nicchia. Ma come funziona? «Da un paio di mesi siamo su Facebook, per il momento ci muoviamo tramite amici e passaparola. In pratica, quando riceviamo una prenotazione andiamo a fare un sopralluogo nella cucina del cliente, per valutare le attrezzature che ci sono in casa e il da farsi, poi a seconda del budget facciamo le nostre proposte e buttiamo giù un menù». Non è un lavoro... per ricchi, come tengono a precisare Nico e Francesco.   «Il budget può andare dai 20 euro in su, siamo assolutamente accessibili: si possono fare cose buone e semplici anche a basso costo. Noi stiamo in cucina, come in un ristorante, e impiattiamo. È piacevole e si sta a contatto con la gente. Al ristorante si va lo stesso, ma la nostra formula permette di passare una serata più intima, scegliendo il proprio menù. E senza... rigovernare».