"Sono guarito dalla sindrome di Ménière grazie al viaggio a Medjugorje e a padre Nike"

Strepitosa testimonianza di un livornese, ex bancario: "Temevo di essere invalido"

001A__WEB

001A__WEB

Livorno, 31 gennaio 2015 -  IL MIRACOLO della fede, la buona novella, nella parrocchia di Santa Rosa. Una storia di conversione spirituale, una storia di preghiera che diventa guarigione e che spazza via la malattia fisica e rinnova lo spirito. Un miracolo se si volesse utilizzare una parola grossa.

PROTAGONISTA un professionista che oggi ha 69 anni, marito, padre e anche nonno che non vuole svelare la sua identità (nella foto). Guarito ormai da quattro anni da una malattia grave che può portare all’invalidità, la sindrome di Ménière, un’anomalia dell’orecchio interno, che può trasformare la vita di una persona in un inferno: vertigini, nausa, acufeni che costringono chi ne soffre ad un’esistenza difficile. E’ lui stesso che chiameremo Graziano (nome di fantasia) a raccontare questa magnifica esperienza nella parrochia di Santa Rosa con accanto il parroco padre Maurizio De Sanctis, padre Nike, pastore di anime.

«SONO NATO a San Marcello Pistoiese – racconta – ma da 40 anni vivo a Livorno nel quartiere Fabbricotti, ero un bancario. Oggi faccio il consulente tributario. Una decina di annifa a Pisa mi hanno diagnosticato la Sindrome di Ménière, diagnosi che hanno poi confermato a Livorno. E’ una malattia terribile sembra di precipitare da una scala a chiocciola. Le mie crisi erano frequenti, poi frequentissime. I medici mi avevano spiegato che con il tempo la situazione sarebbe peggiorata fino a diventare invalido e stavo facendo domanda per l’invalidità quando ho deciso di andare da Luca Mastrosimone un otorino molto bravo. Oggi penso che quell’incontro sia stato il primo segno di cosa stava per accadere».

Perché?

«Perché tramite lui ho conosciuto padre Nike, da tempo non entravo in chiesa, ma quando sono entrato alla Rosa ho sentito che avevo voglia di tornarci. E con mia moglie siamo venuti a senitire la testimonianza su Medjugorie della veggente Jelena. Ecco in quel momento ho sentito che nel mio cuore, nella mia anima stava accadendo qualcosa e ho sentito il desiderio di pregare. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Ho cominciato a stare meglio. E ho deciso di andare a Medjugorie con mia moglie ma qualcosa era già successo. Una delle mie figlie non poteva avere figli. Oggi ne ha due un maschio ed una femmina. Quando sono andato sulla collina a Medjgorie l’esperienza si è fatta fortissima. Trovi tutto in un posto dove non c’era nulla».

Ora come sta?

«A distanza di quattro anni non ho mai più avuto una crisi. Sa la mia malattia non è un tumore che si vede con un esame. La realtà è questa non più avuto una crisi. Il medico non ha potuto fare altro che prenderne atto. Frequento la parrocchia di Santa Rosa e prego».

Questa esperienza come le ha cambiato la vita?

«Molto. Mi chiedo perché è successo a me: la risposta non ce l’ho». Graziano non lo dice, ma oggi da consulente tributario davanti a clienti in difficoltà lavora gratuitamente.