GoInSardinia, tensioni a Livorno tra l'equipaggio per il mancato pagamento degli stipendi

Intanto cresce l'esasperazione tra i turisti bloccati in Sardegna per la sospensione della tratta: "Dobbiamo pagare prezzi assurdi per rientrare". In 1500 sarebbero dovuti partire oggi da Olbia. "Abbiamo già speso circa 1.500 euro, ora dobbiamo sobbarcarci di un altro biglietto. Chissà poi se rivedremo i soldi" POLIZIA E FINANZA SUL TRAGHETTO FERMO AL PORTO / OLBIA-LIVORNO: 12 ORE DI RITARDO / FOTO: L'ARRIVO DEI PASSEGGERI A LIVORNO / SOPPRESSA LA CORSA PER OLBIA / L'ARRIVO DEI PASSEGGERI A LIVORNO - 2 / LO SBARCO IN PORTO - VIDEO

La nave della GoInSardinia arrivata a Livorno dopo 12 ore di ritardo (foto Lanari)

La nave della GoInSardinia arrivata a Livorno dopo 12 ore di ritardo (foto Lanari)

Livorno, 29 agosto 2014 - Non si placa la tempesta sulla GoInSardinia. Stamani a  bordo del traghetto arrivato ieri sera a Livorno da Olbia dopo un viaggio-odissea di 12 ore si sono verificati momenti di tensione tra l'equipaggio italiano imbarcato, circa 43 persone, che lamentava il mancato pagamento della mensilità di agosto e il saldo di luglio. Gli animi si sono scaldati ed è stato richiesto l'intervento di due pattuglie della Polmare. La situazione si è poi tranquillizzata quando, dietro minaccia di sequestro conservativo della nave avanzata dall'Itf (il sindacato internazionale dei trasporti) sono arrivate dall'armatore greco assicurazioni sul versamento degli stipendi. A bordo del traghetto, che per il momento rimarrà fermo in banchina a Livorno, sono saliti anche gli ispettori della Capitaneria di porto livornese e la sanità marittima per verificare le condizioni igienico sanitarie della nave a seguito della denuncia dell'equipaggio italiano.

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Inoltre, la compagnia ha oggi ufficialmente comunicato, sul suo sito internet, che "tutte le tratte da Livorno a Olbia e da Olbia a Livorno sono state soppresse a causa del ritiro delle nave da parte di Anek Lines. Vi invitiamo all'acquisto di un nuovo biglietto su altra compagnia". Sono circa 1500 i passeggeri, con 500 tra auto e camper, che dovevano partire oggi con la compagnia rimasti in Sardegna. Tra loro dopo l'esasperazione si fa strada la rassegnazione. Non resta da fare altro che "metter mano al portafoglio e pagare prezzi assurdi per rientrare a casa", racconta Monica Caria, milanese con origini sarde, arrivata nell'isola con la famiglia, 13 persone, con 4 bambini tra i 12 mesi e i 5 anni, con a seguito tre auto e un camper. "Per tutto il gruppo, andata e ritorno, abbiamo speso circa 1.500 euro, ma ora i prezzi non sono accessibili. E' assurdo, noi abbiamo già pagato il biglietto per tornare a casa e dobbiamo sobbarcarci un altro biglietto e chissà poi se rivedremo i soldi e, soprattutto, quanto ce li restituiranno. Non è sicuramente questo modo di fare turismo, in questo modo la gente la si allontana". Monica Caria, una famiglia di artigiani e piccoli imprenditori, è un fiume in piena, è da ieri al porto di Olbia, sul camper, che si rifiuta di pagare nuovamente il biglietto del rientro, ma oggi, con rassegnazione, fa la spola tra il porto Isola Bianca di Olbia e quello di Golfo Aranci per valutare quale sia, al momento, la compagnia più economica. "La Moby ha posto - racconta -. Però per due adulti, due bambini e un camper il biglietto costa tra i 600 e gli 800 euro. La Tirrenia costa meno, ma non ha disponibilità sino a domenica. Ora stiamo provando con la Sardinia Ferries, online ci hanno dato disponibilità, costo 1.000 euro". Come lei tanti altri turisti rimasti bloccati in Sardegna oggi hanno deciso di non restare tutto il giorno al porto e si sono riversati tra le spiagge e il vicino centro commerciale.

L'ammiraglio Nunzio Martello, comandante della Capitaneria di Porto di Olbia, a capo della task-force che da giorni gestisce la situazione di criticità creatasi in seguito al blocco delle navi della GoinSardinia, ha affermato, al termine della riunione di questa mattina in porto, riconvocata per stasera alle 21: "Al momento non c'è alcuna criticità in porto e le compagnie marittime ci hanno dato la disponibilità per ospitare i passeggeri che sarebbero dovuti partire in giornata". Sulle due indagini aperte, l'ammiraglio Martello spiega: "La Procura è costantemente informata su quanto sta accadendo in porto, ora però la nostra priorità è quella di far rientrare le persone a casa". Per quanto riguarda il caro prezzi - alcune compagnie, denuncia chi è rimasto a terra, hanno aumentato le tariffe proprio in queste ore - il comandante della Capitaneria di porto osserva: "Noi non possiamo entrare in merito al prezzo, noi dobbiamo assicurare che ci siano i posti disponibili per far rientrare le persone a casa".

Ieri una nave GoInSardinia ha riportato con ben 12 ore di ritardo da Olbia a Livorno 673 passeggeri che erano rimasti bloccati a causa dei gravi problemi della compagnia che collega il continente con la Sardegna. La nave El Venizelos del consorzio di imprenditori turistici del nord Sardegna, GoInSardinia, è partita dopo essere stata temporaneamente bloccata dall’armatore Anek Lines per presunte inadempienze nei pagamenti. Per i 673 imbarcati, dei 1.800 che inizialmente avevano il biglietto per El Venizelos in tasca, 12 ore d’inferno. Con la nave ferma e la corsa a cercare altre compagnie. Sospesa la tratta Olbia-Livorno della GoInSardinia, come ha comunicato la Regione Sardegna. Intanto la Capitaneria di porto di Olbia ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità e ha trovato due possibili alternative: settemila passeggeri saranno riprotetti sui traghetti Tirrenia, mentre Confcommercio e Federalberghi hanno recuperato un centinaio di posti letto gratis per ieri notte negli alberghi della Gallura.