Finalmente si torna a nuotare ma arrivano dure accuse dai "bagni" e dagli hotel

Operatori sul piede di guerra, chiedono all'amministrazione provvedimenti urgenti

La magnifica baia del Quercetano, uno dei simboli di Castiglioncello

La magnifica baia del Quercetano, uno dei simboli di Castiglioncello

Castiglioncello (Livorno), 2 settembre 2015 - Prenotazioni perse, clienti scontenti e albergatori e gestori di stabilimenti balneari sul piede di guerra nei confronti di Palazzo civico per via dei disagi causati dal divieto di balneazione attivato (a partire da mercoledì scorso) sul litorale di Castiglioncello, dove la Baia del Quercetano e lo specchio d’acqua tra Caletta e Punta Righini hanno avuto gravi problemi per via dello sversamento di liquami causato da un blocco di energia elettrica che ha interrotto l’impianto di sollevamento gestito da Asa SpaE a pagarne lo scotto sono stati gli stabilimenti e gli hotel del litorale della Perla, molti dei quali hanno registrato una vera e propria impennata di disdette.

Come ci ha spiegato la proprietaria dell’Hotel Villa Martini, Maria Martini: “Come sempre siamo lasciati a noi stessi, però la Tassa di soggiorno continuano a volerla e anche bella salata perché Castiglioncello è una località cara da questo punto di vista rispetto a molte altre. Abbiamo avuto numerosi clienti che una volta arrivati in hotel hanno deciso di annullare il soggiorno per via del divieto di balneazione, nella consapevolezza che non torneranno più. Un grosso danno di immagine perché qui, escludendo il mare, non c’è altro di interessante per un turista. Le fognature, quando piove, sono da sempre una grana per la nostra frazione e non ci vengano a dire che dipende dall’Enel perché tutti sanno che il problema è a monte, ovvero l’inadeguatezza non solo delle fogne bianche e nere ma anche dei depuratori e delle stazioni di sollevamento”.

Dello stesso avviso anche Moreno Morelli, titolare dell’hotel La Baia del Sorriso: “Anche oggi (ieri ndr) la balneazione è interdetta e a pagarne le conseguenze siamo noi operatori. Tanti vacanzieri hanno preferito tornare a casa e in molti ci hanno sgridato chiedendoci perché non li abbiamo avvertiti per tempo. Inoltre ci tengo a sottolineare una cosa: io sono biologo e posso affermare con certezza che i campionamenti svolti in mare sono stati totalmente sbagliati perché effettuati senza tenere conto delle correnti e senza picchettature di riferimento. Ogni volta è la stessa storia e siamo esasperati nel vedere il menefreghismo con cui l’amministrazione comunale si approccia a questo problema”.