"Sì, tornerò a fare l'infermiera". Ora Fausta rivuole la sua vita

Delitti in corsia a Piombino, i giudici hanno smontato le accuse

Da sinistra l’avvocato Cesarina Barghini con Fausta Bonino (FOTO IN ESCLUSIVA «LA NAZIONE»)

Da sinistra l’avvocato Cesarina Barghini con Fausta Bonino (FOTO IN ESCLUSIVA «LA NAZIONE»)

Piombino (Livorno) 23 maggio 2016 - Fausta Bonino potrebbe tornare nel futuro a fare l’infermiera: la professione che ha amato con tutta se stessa, che ha svolto con passione e che si è trasformata per lei in una kafkiana vicenda giudizaria. È stata arrestata la notte del 30 marzo con la terribile accusa di essere il killer del reparto di anestesia e rianimazione di Villamarina dove per l’accusa avrebbe ucciso 13 pazienti. Ha trascorso 21 giorni nel carcere Don Bosco di Pisa, è stata scarcerata il 20 aprile dal tribunale del riesame che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare. Nelle motivazioni, depositate il 20 maggio, i giudici hanno smontato con un colpo di spugna il castello accusatorio. L’ipotesi che Fausta Bonino possa tornare al suo lavoro, dopo aver affermato, nell’intervista rilasciata a La Nazione dopo la scarcerazione, che avrebbe smesso, è stata presa in considerazione dal suo avvocato Cesarina Barghini. L’avvocato, ha sostenuto fin da subito la totale estraneità di Fausta Bonino alle accuse dicendo «È stato un errore di persona e lo proveremo». E ieri ha spiegato: «L’affermazione della mia cliente è stata fatta a caldo, in un momento particolare dopo aver trascorso 21 giorni in carcere. Non si può escludere un ripensamento».

L’avvocato Cesarina Barghini ha ingaggiato una battaglia affinché Fausta Bonino possa uscire a testa alta da una vicenda che si è trasformata in una gogna mediatica. «Presenterò al più presto - ha dichiarato - richiesta di archiviazione alla Procura e nei prossimi giorni richiesta di incidente probatorio per quanto riguarda la riesumazione dei pazienti che non sono stati cremati. Sto aspettando la consulenza del nostro ematologo». Il legale ha aggiunto: «Il tribunale del riesame è entrato nel merito di questa tragica e complessa vicenda e ha scagionato la mia cliente accogliendo la tesi della difesa. Lo ripeto è stato un errore di persona. Non è responsabile di quei 13 decessi e ovviamente nemmeno della quattordicesima morte sospetta per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia». E da sabato Fausta Bonino ed il marito Renato Di Biagio sono arrivati all’Elba per un soggiorno relax, il primo dopo la bufera, da trascorrere nella casa di Rio Marina. Il futuro può riservare per Fausta Bonino la speranza di tornare a fare il lavoro che aveva scelto tanti anni fa.

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