Eni di Stagno, raggiunta un'intesa per tutelare l'occupazione

Dopo tre giorni di sciopero e il blocco dell'Aurelia

Raffineria Eni, la protesta dei lavoratori delle ditte in appalto (Foto Novi)

Raffineria Eni, la protesta dei lavoratori delle ditte in appalto (Foto Novi)

Livorno, 29 luglio 2015 - Dopo tre giorni di sciopero e il blocco della Aurelia e della variante, percorsa a piedi dagli operai, nella sede di Confindustria a Livorno, oggi le Rsu dei chimici e metalmeccanici della raffineria ed Eni hanno firmato un'intesa che impegna Eni a svolgere un ruolo di moral suasion sulle ditte che si sono aggiudicate di recente l'appalto nelle manutenzioni elettro-strumentali e meccaniche. Sono la Amaru di Gela, Sudelettra e Impes Service di Matera. Questo dovrà servire alla ricollocazione dei 110 lavoratori delle ditte che hanno perso la gara: Omi, Cestaro ed Sms Operation.

Le incertezze sul loro futuro hanno provocato la mobilitazione dei 400 lavoratori del settore, ai quali hanno dato manforte anche i chimici. Gianfranco Simoncini ha ex assessore al lavoro della Regione e ora consulente del governatore Rossi per le tematiche del lavoro, incontrando oggi la delegazione arrivata da Livorno e composta da Cgil, Cisl e Uil, il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci e Federico Mirabelli per la Provincia, ha espresso "la piena soddisfazione per il risultato raggiunto" e ha ricordato che "la Regione, pur non entrando nel merito dei processi di riorganizzazione, ritiene fondamentale la tutela dei posti di lavoro".

Allo stesso tempo il prefetto di Livorno Tiziana Costantino (che anche oggi ha trattato con i sindacati) si è attivata per convocare le ditte. E domami mattina assemblea di due ore in raffineria dei lavoratori delle ditte in appalto per decidere il da farsi.

Monica Dolciotti