Gli operatori del mercato di piazza Cavallotti danno vita a un Consorzio

Aderiscono in trenta. La firma davanti a un notaio

Gli operatori del mercato che aderiscono al Consorzio

Gli operatori del mercato che aderiscono al Consorzio

Livorno, 18 luglio 2016 - È nato il Consorzio di piazza delle Erbe che riunisce gran parte degli operatori di piazza Cavallotti dove ogni giorno si tiene il mercato degli ortaggi. La firma dello statuto e del regolamento oggi nello studio del notaio Luigi Di Paola. Hanno messo la firma trenta operatori soci fondatori del Consorzio.

Il neo eletto presidente Antonio Pacini spiega che lo “scopo di questo consorzio è organizzare un soggetto giuridico per poter avere relazioni con le istituzioni. Queste relazioni devono servire a trovare una linea comune per la riqualificazione dell'area mercatale di piazza Cavallotti. E lo studio della sua possibile copertura per migliorarne gli standard operativi e igienici. E per consentire apertura prolungate. E l'installazione di servizi che migliorino la qualità del lavoro e della qualità dei servizi offerti ai clienti”.

Tutto questo perché “la riqualificazione di piazza Cavalotti, annunciata lo scorsa mando amministrativo dall'ex sindaco Alessandro Cosimi, è rimasta ferma al palo”. Di qui la decisione degli operatori commerciali di organizzarsi e prendere in mano la situazione stanchi di aspettare. E fiduciosi “di trovare finalmente nell'amministrazione comunale a guida 5 Stelle un interlocutore attento”. Pacini ricorda che “piazza Cavallotti ai tempi del Granducato di Toscana retto dai Lorena si chiamava piazza delle Erbe ed era coperta da una tettoria di ferro a forma di croce”. Nelle cariche sociali del Consorzio piazza delle Erbe ci sono anche: il vice presidente Marco Sessa e Luca Cecchini. Tra i consiglieri: Alessio Pacini, Davide Franceschi, Marco Visconti, Stefano Galli, Claudio Stefanini e Bruno Cintio. Arguibi Jaquad e Sellaji El Mati entrambi marocchini). Il tesoriere è Roberto Giovannelli più i sindaci revisori: Paolo Agarini, Luigi Raffaele e Riccardo Dal Monte.