Due tonnellate di pesce sequestrato: maxi operazione della guardia costiera

Controlli a tappeto sulla filiera della pesca per la tutela dei consumatori e per la salvaguardia delle specie ittiche

Il pesce sequestrato dalla Guardia Costiera (Foto d'archivio)

Il pesce sequestrato dalla Guardia Costiera (Foto d'archivio)

Livorno, 21 novembre 2014 - Due tonnellate di pesce sequestrato e 75mila euro di sanzioni elevate dalla Guardia costiera su tutto territorio regionale: sono questi i risultati dell'operazione 'Xiphias' coordinata dalla direzione marittima di Livorno e effettuata dai militari delle Capitanerie di porto della Toscana per controllare la filiera della pesca a tutela dei consumatori e per la salvaguardia delle specie ittiche.

In dieci giorni, sono stati effettuati 281 controlli - spiega una nota dell'ufficio stampa della Direzione marittima di Livorno - sia in mare che in terra. Sono stati 37 gli illeciti riscontrati con sanzioni complessive per 75mila euro e il sequestro di 2 tonnellate di prodotto.

Presso un grossista della zona di Firenze, sono stati posti sotto sequestro e avviati a smaltimento circa 400 kg di prodotti ittici freschi e congelati di provenienza non certificata, e 100 kg di pesce scaduto, anche da svariati mesi. Analoghi interventi a Viareggio e all'isola d'Elba. A Livorno, invece, è stato sequestrato circa un quintale e mezzo di prodotti ittici freschi senza documentazione di provenienza, e nella zona del mercato ittico, un altro operatore veniva sanzionato per irregolarità sulla documentazione di catture vendute ad una pescheria della provincia pisana: 3mila euro il totale delle sanzioni. Sempre a Livorno, sanzione di 1.500 euro a un ristoratore di Ardenza, per circa 25 kg di pesce vario trovato nelle celle frigo, privo di sufficienti informazioni sulla provenienza della merce alimentare. Infine gli interventi in mare. A Castiglione della Pescaia (Grosseto), sanzione di 4mila euro a un peschereccio per pesca illecita con rete a strascico illegale, e oltre 200 kg di pesce sequestrato, poi donato a enti caritatevoli. Stessa sanzione nelle acque di San Vincenzo, a un peschereccio elbano che pescava con rete da circuizione in una zona vietata, e sequestro dell'attrezzo e del pescato catturato, circa 1.000 kg di sardine, consegnate poi ad associazioni di beneficenza della provincia di Grosseto e Livorno.