Pedopornografia, due livornesi in manette

Insegnante e professionista finiscono nei guai, nel giro anche un prete

Polizia postale (Radaelli)

Polizia postale (Radaelli)

Livorno, 27 maggio 2015 - La grande operazione della polizia di Stato di Milano coordinata dalla Procura di Milano contro la pedopornografia online ha un capitolo anche livornese. Due arresti. Nell’ambito degli arresti della postale che hanno smascherato un prete che sul web si fingeva manager ci sono due provvedimenti anche nella nostra città. Si tratta, da notizie che arrivano dal capoluogo lombardo, di un professionista livornese di circa cinquanta anni e di un insegnante di disegno livornese che insegnerebbe in un istituto superiore di Pisa. Ancora non si conoscono con precisione le accuse mosse ai due livornesi coinvolti nell’indagine, che vede arrestati anche un operaio e un sacerdote, che risiede in Piemonte ma bloccato ad Alassio. Per Le immagini, orribili, sono di bambini con età anche inferiore ai 10 anni e di origine orientale.

Gli indagati si scambiavano il materiale pedopornografiche, senza passaggio di denaro, con una sorta di baratto di immagini. La polizia postale milanese ha fatto lavorare agenti sotto copertura che si sono finti pedofili. Nel grosso fascicolo della procura di Milano sono iscritte anche una trentina di persone indagate a piede libero. All’insegnante e al professionista sono stati sequestrati i computer. Uno dei due sarebbe stato sorpreso nella sua abitazione col computer acceso mentre chattava su un social network utilizzato dagli iscritti per pubblicare immagini orribili, con rapporti tra bambini o con animali.