Dopo l'annuncio, operaio Lucchini inizia lo sciopero della fame

Paolo Francini si è accampato su un'aiuola spartitraffico all'ingresso della città. Di Maio: "Renzi inserisca la crisi delle acciaierie tra le priorità dello Sblocca Italia/VIDEO"

Paolo Francini

Paolo Francini

Livorno, 30 agosto 2014 - E' iniziato stamani lo sciopero della fame di Paolo Francini, il lavoratore della Lucchini di Piombino che si e' accampato su un'aiuola spartitraffico all'ingresso della città per chiedere al governo un intervento diretto nella complessa vicenda della cessione dell'acciaieria. Lo sciopero della fame di Francini, che per le prossime 48 ore assumera' soltanto liquidi, latte e acqua, si protrarra' fino alle 8 del primo settembre.  "Non dobbiamo arrenderci - dice Francini - la questione della siderurgia a Piombino non puo' finire per risolversi con solo 700 occupati, mentre per tutti gli altri rimane il buio piu' assoluto. Inoltre c'e' il rischio che a dicembre finiscano i soldi relativi ai finanziamenti dei contratti di solidarieta', con il dramma che rimarrebbe soltanto la cassa integrazione con una riduzione ulteriore del salario e per le ditte di appalto la mobilita' che significherebbe quindi l'accompagnamento al licenziamento di moltissimi lavoratori. Per questo sono qui a chiedere un intervento diretto e immediato del Governo, anche per chiedere se non si trovano alternative la riacquisizione da parte dello Stato della Lucchini o di parte di essa: solo se vengono fatti gli investimenti per produrre nuovamente acciaio a Piombino, con gli impianti Corex e quant'altro, c'e' la possibilita' infatti di riassorbire tutti i lavoratori".

Sulla questione è intervenuto il vice presidente della Camera Luigi Di Maio (M5s): "Renzi inserisca l'emergenza Lucchini tra le priorità dello Sblocca Italia" - IL VIDEO