La discarica del Limoncino mette nei guai il sindaco Nogarin

Esposto per abuso d’ufficio: dirigenti lo accusano su Rainews24

Nogarin  nel mirino dell’ex M5S Valiani

Nogarin nel mirino dell’ex M5S Valiani

Livorno, 30 marzo 2016 - La storia «maledetta» protagonista ieri sera su Rai News 24 (il servizio è andato in onda ieri sera alle 21.30). Con un clamoroso retroscena che coinvolgerebbe la giunta 5 stelle del sindaco Nogarin. Ai cronisti di Rai News alcuni dirigenti del Comune, che hanno chiesto l’anonimato, riferiscono di avere «visto esponenti del Comitato contro la discarica nella stanza di Nogarin fare pressioni sul sindaco. Noi ti abbiamo aiutato in campagna elettorale. Ce lo avevi promesso. Non erano questi i patti»: queste le frasi riferite a RaiNews24.

L’inviato Senio Bonini chiede al sindaco se sia disposto a dimettersi, in caso gli arrivasse un avviso si garanzia sulla vicenda. E il sindaco risponde: «Non escludo che mi arrivi un avviso di garanzia. Ma non penso di dimettermi».

Nel 2011 inizia la vicenda Monte la Poggia. Con tutte le autorizzazioni la ditta Bellabarba trasforma in discarica una cava dimessa di sua proprietà investendo 6 milioni di euro. Ma ne nasce una disputa con il locale Comitato contro la discarica. Per accedere alla quale la strada prima era stata dichiarata ad uso pubblico. Poi strada privata (nel 2013 in sede di tribunale civile e contro questa sentenza del giudice civile si appello’ il Comune lo scorso mandato) che di fatto isola la discarica. Furono fatti esposti del Comitato alla procura e scattò il sequestro della discarica, poi dissequestrata perché «non erano emersi elementi di pericolosità».

Inanto è di due settimane fa il ricorso presentato al Tar dalla ditta Bellabarba (che ricalca l’esposto alla procura che ha depositato a febbraio), ricorda sempre Rai News. Il ricorso è contro il comune reo a suo parere «di favorire il comitato Contro la discarica». Le accuse sono pesanti: «Fiancheggiamento del comitato e passaggio di documenti dal comune agli avvocati del comitato prima che fosse stato fatto l’accesso agli atti» e che «quei documenti fossero in possesso anche agli avvocati del Comune».

Tutto falso , ribatte Nogarin.- «Nel mio programma elettorale mi ero impegnato con i cittadini a bloccare la discarica. Promessa mantenuta. Anche per questo sono stato eletto». Intanto i legali di Bellabarba chiedono 54 milioni di euro di risarcimento al Comune per la mancata attivazione della discarica che pure aveva avuto a suo tempo tutte le autorizzazioni (dalle passate amministrazioni targate Pd).

E ieri sera, pochi minuti prima della messa in onda, il sindaco ha ribadito: «Non ho alcun avviso di garanzia. E quel servizio è montato ad arte. Ci tuteleremo nelle sedi opportune». Intanto il suo nemico numero 1, Marco Valiani, attraverso un tam tam su Facebook, ha radunato gli anti-Nogarin dando loro appuntamento per invitarli alla visione collettiva del servizio di Rainews24 e lanciando l’hashtag #Nogarindimettiti. La battaglia continua.

Monica Dolciotti