Chernobyl, viaggio nell'area X 30 anni dopo. Giorno 5

Reportage fotografico e diario, il racconto per immagini di una storia infinita. Volti, fatti e personaggi: leggi il diario

Il volto di chi è rimasto (Foto di Emanuele Cosimi)

Il volto di chi è rimasto (Foto di Emanuele Cosimi)

Livorno, 29 aprile 2016 - A trent'anni esatti dall'esplosione e il disastro nucleare alla centrale di Chernobyl, in Ucraina, viaggiamo nel tempo e nel presente insieme a una coppia di fotografi in visita nei luoghi dell'area X. L'anniversario dell'incidente al reattore numero 4 ricorrerà il 26 aprile: Emanuele Cosimi, livornese, insieme a Francesca Gorzanelli di Modena, partono per un nuovo reportage fotografico. La Nazione ospiterà un diario «in diretta» sul sito web, con aggiornamenti quotidiani e un intenso viaggio per immagini. Il giorno del triste anniversario, la zona si animerà di fotografi, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni. «Saranno organizzate anche visite per ex residenti – spiega Cosimi – Inoltre il nuovo “sarcofago” per il reattore è quasi pronto, anche se per disperdere le polveri si stima che serviranno 800 anni. Il nostro prossimo progetto? Visitare l'area della centrale a Fukushima. Inoltre, tornati da Chernobyl organizzeremo 5 mostre a tema. Una di queste a Livorno, alla galleria Il Melograno». Partiamo per un viaggio interessante e terribile, state con noi e visitate ogni giorno il nostro sito per saperne di più.

Orane, 29 aprile 2016 - Lasciamo l'ostello di Chernobyl per trasferirci in una sorta di resort in mezzo alla foresta, nel villaggio di Orane. Ci ricorda molto il campeggio abbandonato che visitammo durante lo scorso viaggio. È un posto veramente fuori dal mondo e fuori dal tempo. Le mucche camminano lungo la strada dove i bambini giocano a palla mentre gli adulti chiacchierano e fumano fuori dell'unico market presente. Non c'è linea telefonica, figuriamoci la rete wi fi. In mattinata partiamo di buon'ora alla volta di Marianovka. Ma al check point ci vietano l'accesso. Dobbiamo cambiare programma. Stavolta le cose si complicano non poco. Anche al successivo check point veniamo bloccati. E dopo tre ore di spostamenti decidiamo di tornare a trovare le anziane che già avevamo conosciuto. Andiamo da Maria, al villaggio di Hopachichi. Ha novant'anni ed è l'unica a vivere ancora nel villaggio. La troviamo in forma. Cosa che invece non possiamo dire Ivan che vive a Kupovate con la moglie Maria. È molto dimagrito ed è anche poco lucido, in sei mesi è molto peggiorato. Poco più avanti vive Ganna con la sorella. Lei sta molto bene, come ce la ricordavamo. Stavolta ci invita ad andare a raccogliere le patate. Proseguiamo verso il villaggio abbandonato di Krasno dove troviamo una chiesetta davvero carina. Malmessa, ma ci sono tracce di qualcuno che viene a tenerla in ordine. Questo ci stupisce molto dato che abbiamo viaggiato per un'ora attraverso la foresta per arrivare qui. Le persone di questo luogo sono incredibili, molte legate alla loro terra.