Livorno, 15 gennaio 2013 - Anche a Livorno, come in Germania, arrivano le ''stolpersteine'', dei sanpietrini rivestiti di ottone con su inciso il nome e i dati degli ebrei livornesi deportati nei campi di concentramento nazisti. Così, giovedì 17 gennaio lo scultore Gunter Demnig impianterà in città queste ''pietre d'inciampo'' per ricordare la deportazione degli ebrei di Livorno in occasione del ''Giorno della Memoria''.

L'iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Comunità Ebraica in collaborazione con Diocesi, Comune, Provincia di Livorno, Cedomei e Istoreco, prevede l'impianto di quattro 'pietre d'inciampo' in ricordo di due bambine ebree, Franca Baruch e Perla Beniacar, un ragazzo, Enrico Menasci e suo padre Raffaello.

Le pietre saranno poste davanti alle loro abitazioni nel centro di Livorno: in via Fiume, dove abitava Franca Baruch, nata nel '43 deportata a Auschwitz e assassinata nel '44; in via Verdi, dove vivevano Raffaello Menasci, nato nel 1896, arrestato nel '43, deportato a Auschwitz nello stesso anno e morto a Varsavia nel '44 e il figlio Enrico, nato nel 1931, arrestato nel'43, deportato ad Auschwitz e assassinato nel '44. L'ultima pietra sarà posizionata invece in via Cassuto davanti all'abitazione di Perla Beniacar, nata nel '35, arrestata nel '44, deportata ad Auschwitz e assassinata nel '44.

Secondo quanto spiegato dagli organizzatori, l'iniziativa rappresenta ''uno spazio condiviso di ricordo, punto di sosta per riacquisire un respiro umano e per ritrovare un impegno, personale e comune, per il futuro di tutti e della città. Con uno sguardo attento al presente, perché chi dimentica il proprio passato è condannato a ripeterlo''.