Musica: dall'Italia agli Usa, con "Windward" Luca Burgalassi sfida il futuro

Per il giovane musicista e cantautore livornese un nuovo viaggio musicale, e non solo.

Luca burgalassi

Luca burgalassi

Livorno, 26 novembre 2016 - “Windward” è il secondo album di Luca Burgalassi, promettente musicista livornese, pubblicato da Vrec e uscito l’11 novembre scorso.

Luca ci parli di “Windward”? "Si tratta di un nuovo concept album che segue il precedente “Shadows and Fragments” (Videoradio 2015) e contiene dieci nuovi brani originali, scritti e composti da me. “Windward” è un blend di blues, folk, country e rock in chiave acustica, il cui filo conduttore sono gli arrangiamenti realizzati con strumenti acustici suonati dal vivo. Le chitarre acustiche costituiscono la struttura portante sulla quale si intrecciano gli interventi degli altri strumenti: chitarre elettriche, lap steel guitar, resonator guitar, banjo e armonica che a loro volta sorreggono la voce e le armonie vocali. Per quanto riguarda i contenuti dei testi, in “Windward” si avverte un aria di cambiamento rispetto a “Shadows and Fragments”, album più introspettivo e rivolto al passato, come il titolo stesso suggeriva. Il nuovo album è infatti quasi interamente rivolto al futuro: un’esortazione a lanciarsi in avanti e sfidare le intemperie, a navigare oceani sconosciuti, anche controvento “Windward”, a camminare da soli “Walk by Yourself”, a non perdere tempo “Don’t Waste Your Time”, a scrollarsi di dosso la pesantezza dei dubbi e delle incertezze “Down on me” e fuggire dalla miopia e dalla mediocrità delle masse “Lone Rider”, cercando di elevarsi e svoltare “The Turn” verso un nuovo domani “Another Tomorrow”, magari chiedendo aiuto disperatamente “Winter Lady”.

Chi ha collaborato con te? "Nel disco hanno suonato Gianni Apicella alla batteria, Giacomo Bertaccini al basso elettrico, Nino Pellegrini al contrabbasso in “Fields of Innocence” and “Walk by yourself”, Daniele Nannini basso elettrico in “Down on Me”e Matteo Fusaro pianoforte in “Fields of Innocence” e piano elettrico in “The Sweetest Blues” e“Down on me”. Il disco è stato mixato e masterizzato presso lo studio di registrazione “Il Poderino” a Casale Marittimo (Pisa) da Francesco Landucci e stampato da Discolaser, con la supervisione artistica di Massimo Pellegrini (AdOne), contenuti artistici e fotografici miei e di Gaia Gregori e Sebastiano Tomà. Il disco si trova su Amazon e sulle principali piattaforme online oppure contattando me direttamente".

Il tuo viaggio musicale non è solo mentale, visto che da settembre ti sei trasferito in Virginia… Sono ingegnere meccanico e da più di dieci anni lavoro per una multinazionale tedesca che mi ha portato a viaggiare molto. Sono stato per tre anni in Cina. Tramite la stessa azienda mi si è presentata quest'anno l'opportunità di una posizione negli Stati Uniti. Ho accettato e dal 1° settembre sono qua con la famiglia. Adesso abito in Virginia, a Yorktown: un posto ricco di storia, dove gli Inglesi fondarono il primo insediamento in Nord America nel 1607 e dove ci sono stati i primi contatti con i Nativi Americani, Pocahontas nacque e visse qui. A Yorktown si è combattuta la battaglia finale della guerra di indipendenza americana nel 1781 vinta da George Washington e le battaglie decisive della guerra civile. In Virginia ebbe inizio la schiavitù nel 1619 con le prime piantagioni di tabacco e cotone. Per quanto riguarda la musica, la Virginia ha avuto un ruolo importantissimo sia per il country che per il blues, ed è la terra natale di artisti come Ella Fitzgerald. Non posso quindi che ritenermi più che soddisfatto di trovarmi qui e di poter suonare in questa terra da dove ho preso ispirazione per la mia musica.