Tentato omicidio e maltrattamenti, arrestato dopo aver aggredito l'ex

Nei piani dell'uomo un omicidio suicidio

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Livorno, 29 agosto 2016 - Aveva già organizzato tutto. Alla polizia aveva mostrato sul cellulare una foto del cappio al soffitto che aveva allestito a casa. Da quell'immagine, e vista l'aggressione ai danni dell'ex compagna per la quale gli agenti erano intervenuti, i poliziotti hanno subito capito che l'intenzione dell'uomo era quella di commettere un omicidio suicidio. Fortunatamente, i suoi piani non sono andati come previsto.

La figlia della donna, infatti, quando sabato scorso l'uomo si è presentato nel negozio di ortofrutta della madre minacciandola di morte e cercando di strangolarla, ha allertato il 113. L'intervento immediato di due volanti sul posto e l'aiuto offerto alla donna da una vicina hanno mandato all'aria i piani dell'aggressore. Inutilmente, l'uomo ha cercato di nascondersi all’interno del bagno di un bar, gli agenti di polizia sono riusciti comunque a fermarlo. 

L'aggressione è avvenuta verso le 14,30. La donna, una livornese di 50 anni, si trovava all'interno della propria rivendita con la serranda abbassata, intenta nella pulizia del negozio. E' allora che l'ex compagno è entrato nell'ortofrutta proferendo minacce di morte, e sferrando all'ex convivente un pugno alla testa. Poi, l'avrebbe presa per il collo nel tentativo di strangolarla. Più la 50enne si divincolava, più l'uomo la colpiva, fino a che la donna non è riuscita a scappare e a chiedere aiuto. Una vicina sentendo le urla la ha fatta entrare nel cortile di casa. Questo il racconto della donna alla polizia. Arrivate sul posto le volanti hanno infatti trovato la 50enne con ecchimosi sul collo e sul petto, abrasioni al labbro inferiore e in forte stato di agitazione. La malcapitata ha subito chiesto l’intervento del 118. Le sue ferite sono state considerate guaribili in 10 giorni.

Nel momento della cattura, l'ex compagno in fuga è stato colto da un malore e condotto al pronto soccorso dai sanitari del 118. E' stato allora che ha mostrato agli agenti la foto sul cellulare del cappio al soffitto allestito a casa con l’intenzione di suicidarsi. Richiesto un consulto psichiatrico, è emersa l’opportunità di un ricovero, rifiutata però dall'aggressore. A seguito della denucia presentata dalla vittima, il pm di turno ha disposto l'arresto per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente per l'uomo, Antonio Barone, già con numerosi precedenti penali. L'aggressore si trova al momento nel carcere delle Sughere.