Successo all’asta della Ciclofficina

Bici... a ruba: raccolti 430 euro. Contropedale, avanti tutta nel laboratorio gestito dai richiedenti asilo

Due momenti dell’asta andata in scena ieri alla ciclofficina Contropedale: banditore Michele Crestacci (FotoNovi)

Due momenti dell’asta andata in scena ieri alla ciclofficina Contropedale: banditore Michele Crestacci (FotoNovi)

Livorno, 5 marzo 2017 -  «L’ASTA è finita. Andate in pace». Si è chiusa così ieri mattina al civico 24 di piazza Garibaldi la prima «AstaLaBici» della CiclOfficina Contropedale di Arci solidarietà Livorno. Sono state infatti assegnate tutte e 11 le biciclette che erano state messe all’asta, dopo il restyling a cura di quattro richiedenti asilo: Dawuda, Jerry, Christopher e Stefane. Alla fine sono stati raccolti 430 euro – con l’emissione di ricevute – L’intero ricavato sarà mirato a sostenere i costi stessi della CiclOfficina, senza scopo di lucro. Le hanno rimesse a nuovo, poi è stata fissata una base d’asta per permettere poi di fare dei rilanci minimi: la regola? Prezzi popolari. Il banditore d’asta era d’eccezione: l’attore comico contemporaneo Michele Crestacci. «Questa non la potete perdere, ha anche il sellino touch scree», mostrando con fare accattivante i dettagli delle due ruote in mostra e coinvolgendo le persone come in un piccolo spettacolo teatrale. «Se comprate questa vi levano l’Ici», oppure «Quando in casa siete stanchi e non vi fa voglia di camminare da una stanza all’altra questa è l’ideale», spiegava sfilando tra due ali di persone in sella alla bici per far vedere la mercanzia.

TRA UNA BATTUTA e l’altra c’è stato anche un vero e proprio picco di offerte per «un’elegante bici vintage, con freni a bacchetta e “rezzaglio” per i muggini», spiegava il banditore indicando i vari dettagli con il classico «martellino». Per questa due ruote da donna di colore bianco e rosso sono stati sborsati ben 120, con una base d’asta di 40 e una gara di rilanci senza esclusione di colpi. «Molti livornesi hanno dato il proprio contributo già nei giorni precedenti all’inaugurazione dello spazio dell’officina, regalando biciclette, copertoni, attrezzi, camere d’aria, mostrando interesse e curiosità per questo progetto. A chi porta oggetti che non gli servono più facciamo compilare dei moduli ad hoc per accertare la provenienza del materiale, poi i nostri ragazzi si mettono all’opera – spiega Francesca Rossi, responsabile progettazione Arci solidarietà onlus Livorno – Pensiamo che potremmo organizzarne una ogni mese, sappiamo già che il prossimo appuntamento con l’asta sarà in aprile e ci piacerebbe collegare anche concorsi letterari sul tema delle biciclette con premi in palio. Quando il tempo lo permetterà sarà bello organizzarne una anche all’aperto in piazza Garibaldi. Un’occasione di incontro, cui la città ha risposto presente. Lontano dalle polemiche». Per chi volesse regalare bici o vecchi attrezzi la CiclOfficina è aperta martedì e mercoledì dalle 9 alle 12.30 e venerdì dalle 16 alle 19.30.